Mercoledì 24 Aprile 2024

Ucraina sotto pressione. Missili e bombe, raid russi a ripetizione. Violato il cielo polacco

Razzi su otto regioni nella notte, Kiev risponde colpendo navi a Sebastopoli. Il Cremlino: abbiamo impedito ai caccia Usa di entrare nel nostro spazio aereo.

Ucraina sotto pressione. Missili e bombe, raid russi a ripetizione. Violato il cielo polacco

Ucraina sotto pressione. Missili e bombe, raid russi a ripetizione. Violato il cielo polacco

Missili russi contro l’Ucraina, uno dei quali sconfina per 39 secondi in Polonia. Missili ucraini contro la grande base navale russa di Sebastopoli. Una coppia di bombardieri nucleari B1-B americani che si fanno vedere nel Mare di Barents, nell’Artico, e provocano il decollo di un Mig31 russo. E, pure, un attacco terroristico di incerta matrice a un commissariato in Armenia. I focolai di tensione in Europa continuano come se nulla fosse.

La scorsa notte le forze russe hanno attaccato otto regioni dell’Ucraina con 29 missili da crociera KH-101 e KH-555 (18 dei quali sono stati abbattuti) lanciati da 14 bombardieri Tupolev e 28 droni Shahed (25 dei quali abbattuti) partiti dalla Crimea. Il massiccio attacco ha riguardato le regioni a sud, est, nord-est e ovest: Dnipropetrovsk, Kherson, Mykolaiv, Odessa, Sumy, Kiev, Volyn e Leopoli. Le forze armate ucraine sottolineano che si è trattato del terzo potente bombardamento sul Paese in quattro giorni. Secondo le autorità locali non ci sono state vittime o danni a Kiev, mentre un’importante infrastruttura non meglio identificata è stata colpita a Leopoli e la caduta dei detriti dei missili abbattuti ha danneggiato rete elettrica a Kryvy Rih.

Nell’ambito di questo attacco alle 4.23 del mattino un missile da crociera russo, un KH101, è penetrato per 2,5 chilometri e 39 secondi nello spazio aereo polacco della regione di Lublino, transitando sopra il villaggio di Oservow. La difesa aerea polacca ha subito fatto partire due coppie di intercettori F16: 2 polacchi e 2 americani con il compito di abbattere il missile se fosse rimasto all’interno dello spazio aereo polacco, ma non ce ne è stato bisogno perché il missile è rientrato in Ucraina. La Polonia ha comunque convocato l’ambasciatore russo per presentare una formale protesta.

Gli ucraini, da parte loro, "hanno attaccato con missili Storm Shadow (almeno due), Scalp e Neptune la base russa di Sebastopoli, in Crimea, dove secondo lo Stato maggiore ucraino sarebbero state danneggiate le navi da sbarco russe Yamal e Azov, un centro comunicazioni e altre infrastrutture. Circostanza smentita di russi che parlano di danni limitati. "È stato l’attacco più massiccio degli ultimi tempi", ha però riconosciuto il governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvojaiev, riferendo di un morto e quattro feriti.

Sempre ieri una coppia di bombardieri strategici B1-B del 7° bomb wing della base di Dyess, vicino Abilene, Texas, schierati da qualche settimana in Europa, ha effettuato – utilizzando anche un aereo di rifornimento KC135 decollato da Milldenhall, in Gran Bretagna – un ’tour’ nel Mare di Barents, al largo delle coste norvegesi e in prossimità dello spazio aereo russo, senza violarlo. Il risposta i russi hanno lanciato con uno ’scramble’ (decollo rapido) un intercettore Mig 31, decollato dalla base di Olenya, a sud di Murmansk, ma i due bombardieri strategici si sono allontanati. Tutto come previsto: queste missioni servono anche a testare i tempi di reazione della difesa aerea nemica.

A Yerevan, in Armenia, si è concluso – con un’operazione delle forze speciali del Servizio di sicurezza nazionale – l’assalto a un commissariato nel distretto amministrativo di Nor-Nork, nel nord-est della capitale armena. L’edificio era stato attaccato da tre individui armati e, dopo un’ora e mezza di negoziato, è stato arrestato l’ultimo superstite armato del commando. Altri due si erano feriti da soli con una granata. Terroristi sì (non è ancora per nulla chiara la matrice), ma decisamente pasticcioni.