Martedì 16 Aprile 2024

Tragica lezione di guida Mamma falcia e uccide la figlia di sette anni Non aveva la patente

Sbaglia a inserire la prima, donna indagata per omicidio colposo. La piccola muore schiacciata tra l’Audi turbodiesel e il muretto. La Procura di Nola dispone l’autopsia e sequestra l’automobile.

Tragica lezione di guida  Mamma falcia e uccide  la figlia di sette anni  Non aveva la patente

Tragica lezione di guida Mamma falcia e uccide la figlia di sette anni Non aveva la patente

di Nino Femiani

CASALNUOVO (Napoli)

Fiori bianchi, una candela e un piccolo cuore rosso poggiati su un muretto grigio. Oggetti che vorrebbero dare un senso a una tragedia che lascia senza fiato, tanto è assurda e irrazionale. Una disgrazia costata la vita a una bimba di quasi sette anni (li avrebbe compiuti tra un mese), travolta e uccisa dall’auto guidata dalla mamma, al volante per una capricciosa e inopportuna lezione di guida.

La tragedia avviene sabato poco dopo le 16, ai margini di un parcheggio della città di Casalnuovo, un popoloso centro abitato di quasi 50mila abitanti a nord di Napoli. Rosa Palma, 33 anni, è in auto con il suo compagno e con la figlioletta, Aurora Napolitano. Sono tutti e tre originari del quartiere napoletano di Ponticelli, Rosa si è appena separata dal marito e padre di Aurora e non vuole farsi vedere da amici e parenti insieme al nuovo compagno. Così gli chiede di recarsi nella vicina Casalnuovo, mettendo una decina di chilometri tra loro e i pettegolezzi di quartiere. Girano un poco per il paesone, a bordo di una vecchia Audi3 turbodiesel, duemila di cilindrata, poi Rosa chiede al compagno di darle una lezione di guida perché lei non ha ancora la patente. L’uomo è incerto, prende tempo, cerca di dissuaderla, poi davanti alle insistenze della fidanzata si reca in un parcheggio all’aperto in via Emilio Boccafusca, di fianco alla villa comunale di Casalnuovo.

Rosa si mette da sola alla guida mentre la figlioletta e il compagno aspettano all’esterno della vettura, qualche metro dietro l’automobile, davanti a un palo della segnaletica stradale. Ma la trentatreenne ha poca dimestichezza con la guida, figurarsi con auto potenti come l’Audi. Accende il motore e, invece di ingranare la prima, innesca la retromarcia. È un errore fatale, la vettura ha uno scarto e investe in pieno la figlioletta. La piccola resta schiacciata tra il muretto, il palo e la parte posteriore dell’automobile. L’uomo, disperato, si rende subito conto, di quello che sta accadendo, cerca con le mani di bloccare l’incedere assassino dell’Audi, la prende quasi a manate, ma non può nulla contro la berlina che pesa oltre una tonnellata.

La piccola Aurora finisce travolta dalle lamiere e dagli pneumatici. La bambina "esile e bellissima", come tutti la descrivono, muore sul colpo. Sul posto arrivano l’ambulanza e i carabinieri che faticano a capire subito quello che è successo. All’inizio pensano che la bimba possa essere stata travolta da un pirata della strada, poi si fa spazio la tragica realtà. Rosa piange a dirotto e urla davanti al corpo senza vita di Aurora, riverso sull’asfalto. Anche il compagno, dolorante per le ferite riportate, non sa darsi pace. Viene condotto al pronto soccorso dell’ospedale La Schiana di Pozzuoli, dove i sanitari gli hanno diagnosticato una serie di ferite non gravi.

I militari parlano con la donna, poi esaminano le immagini della telecamera di videosorveglianza del parcheggio che riportano la terribile scena di una tragedia causata da un’imprudenza dovuta alla sprovvedutezza e allo spasmodico desiderio di guidare l’Audi da sola. La donna, sprovvista di patente, riceve un avviso di garanzia per omicidio colposo. L’auto tedesca è sotto sequestrata per escludere in maniera categorica un malfunzionamento, la salma di Aurora si trova adesso all’obitorio del policlinico Federico II per l’esame autoptico. "Una preghiera per questo piccolo angelo", dice il sindaco di Casalnuovo, Massimo Pelliccia.