Super Green pass in Italia: quando si decide e dove potrà servire

Potrebbe scattare quando una regione passerà in zona gialla o arancione.

Controlli del green pass (ImagoE)

Controlli del green pass (ImagoE)

Roma, 23 novembre 2021 - Il Covid avanza anche in Italia e si fa sempre più strada l'idea di un super Green pass per vaccinati e guariti. Il governo accelera sui nuovi interventi per contrastare la quarta ondata, anche sotto la spinta delle Regioni che chiedono provvedimenti per evitare chiusure. Domani si terrà la cabina di regia e, a seguire, il Consiglio dei ministri per decidere quali azioni mettere in campo. "Non deve esserci inerzia - ha detto il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, ieri sera all'incontro con l'esecutivo -: l'importante è tutelare la sicurezza delle aperture, la continuità delle attività commerciali e imprenditoriali e tutelare chi ha fatto proprio dovere, rispettando richieste dello Stato".

Aggiornamento 24 novembre: oggi si decide 

Di certo, al momento, c'è solo la notizia dell'anticipo della terza dose: non più sei ma cinque mesi. Ma i tecnici di Palazzo Chigi e dei ministeri interessati stanno lavorando a diverse misure e livelli d'intervento.

Bollettino Covid Italia 23 novembre 

Super green pass

Resta invece da chiarire se arriveranno limitazioni per i non vaccinati, il cosiddetto 'super Green pass'. Per ottenerlo non basterà più il tampone, ma sarà necessario aver fatto il vaccino o essere guariti dal Covid (le 2G del modello austriaco: 'geimpft', vaccinato,  e 'genesen', guarito). Il certificato 'rinforzato' potrebbe scattare quando una regione passerà in zona gialla o arancione, anche se il governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, ha proposto di istituirlo da subito indipendentemente dai colori.

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Corsie preferenziali per i vaccinati

L'obiettivo del provvedimento è smuovere quello zoccolo duro di no vax (circa 7,6 milioni di italiani), a cui però non sarebbe preclusa la possibilità di lavorare o di spostarsi. Al contrario il super green pass aprirebbe corsie preferenziali per i vaccinati che potrebbero continuare a frequentare i luoghi di socializzazione, come teatri, cinema e ristoranti. "Se nei prossimi giorni ci saranno restrizioni queste dovranno riguardare solo i non vaccinati, solo gli egoisti. Chi non vuole vaccinarsi dovrà fare casa e lavoro", ha dichiarato il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta a Tgcom24. 

Bus e trasporti pubblici

Esclusi dall'obbligo del Green pass i trasporti pubblici, come metro e autobus. "Sarebbe un'operazione molto complicata, ha chiarito il viceministro delle Infrastrutture, Alessandro Morelli  "Sui grandi mezzi di trasporto come treni e aerei - ha spiegato a 'TGtg' su Tv2000 - il numero di persone è assolutamente contingentato. Per le metropolitane e i mezzi pubblici in generale il tema diventa molto più complesso soprattutto per le verifiche e i controlli ma anche per la velocità che i mezzi devono avere. 

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Durata del Green pass

Sul tavolo c'è anche la riduzione della durata del Green pass, che passerà da 12 a 9 mesi, anche se alcuni nella comunità scientifica spingono per una durata di 6 mesi. Su questo il Comitato tecnico scientifico dovrebbe esprimere un parere ma già ad agosto, quando aveva portato la durata ad un anno, gli esperti avevano sottolineato che "la valutazione potrà essere in futuro, eventualmente, rivista qualora emergano nuovi dati o siano pubblicati studi scientifici che orientino verso diversa conclusione".

Obbligo vaccinale

Non è al momento al vaglio di Palazzo Chigi l'ipotesi dell'obbligo vaccinale, misura sostenuta  da Confindustria e dai sindacati. In settimana, invece, sarà presa una decisione sull'obbligo della terza dose per i sanitari, come ha confermato dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Allo studio c'è anche la possibilità di estendere in seguito l'obbligo anche per altre categorie, come quella dei docenti, delle forze di polizia e di tutto il personale front office, cioè a diretto contatto con il pubblico. 

Mascherine all'aperto

Infine si valuta anche l'ipotesi di un ritorno all'uso della mscherina all'aperto per tutti e sul tutto il territorio nazionale, senza aspettare il cambio di colore.