Covid, in Irlanda stretta con il 90% di vaccinati: cosa sta succedendo

Restrizioni e terze dosi: perché stanno crescendo i nuovi casi in uno dei Paesi con il tasso di vaccinazione più alto d'Europa

Covid Irlanda: terze dosi somministrate per età

Covid Irlanda: terze dosi somministrate per età

Roma, 23 novembre 2021 - L'Europa è nel pieno della quarta ondata del Covid e, per usare un'espressione di Jens Spahn, ministro della salute della Germania, uno dei Paesi più colpiti come testimoniano gli altri 300 decessi registrati nelle ultime 24 ore, sta vivendo la "pandemia dei non vaccinati". Ma in questo quadro spicca il caso dell'Irlanda, che nonostante sia uno dei Paesi europei con i tassi di vaccinazione più alti, quasi il 90% delle persone con più di 12 anni sono state immunizzate, sta vedendo un'impennata di contagi record in rapporto alla sua popolazione (5 milioni di persone), sulla scia del vicino Regno Unito, ma a dispetto del fatto di aver mantenuto sempre restrizioni e cautele più stringenti di quelle britanniche. E ora si trova costretta a reintrodurre restrizioni ancora più aspre tra cui il green pass vaccinale.

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Cerchiamo di capire quali sono i motivi.

I numeri degli ultimi 14 giorni

Sono cresciuti negli ultimi 14 giorni i nuovi casi di Covid in Irlanda: il 21 novembre sono stati registrati 5.634 contagi che hanno portato a 535mila i positivi totali dall'inizio delle pandemia. Oltre il 20% dei contagi relativi alle ultime due settimane riguardano ragazzi sotto i 18 anni che hanno ragionevolmente tassi di vaccinazioni più bassi. Stanno aumentando anche i posti letto occupati negli ospedali: i ricoverati per Covid sono 643: 525 si trovano nei reparti non critici e 118 in terapia intensiva. Da sottolineare la netta crescita delle rianimazioni dove nelle ultime due settimane i pazienti sono aumentati del 40%. Meglio sul fronte dei decessi che rimangono molto bassi. 

Terza dose in ritardo

Responsabile dell'aumento dei contagi nonostante gli alti tassi di vaccinazione sembra essere il ritardo nella somministrazione della terza dose di vaccino. Il programma di richiamo fino a pochi giorni fa era disponibile solo per gli over 60, gli operatori sanitari e le persone a rischio e il 18 novembre, in occasione della reintroduzione delle restrizioni, è stato esteso a tutti gli over 50. Guardando ai report pubblicati sul sito del governo irlandese al 21 novembre sono state somministrate 580mila terze dosi.  

Il governo corre ai ripari

Come annunciato dal primo ministro di Dublino, Micheál Martin, da giovedì scorso 18 novembre e per le prossime quattro settimane in Irlanda si sono nuovamente inasprite le restrizioni anti-Covid: sono stati reintrodotte la chiusura anticipata e obbligatoria di pub, ristoranti, locali notturni non più tardi della mezzanotte e una serie di misure per "ridurre la socializzazione" dallo smart working, per tutti coloro che siano in grado di svolgerlo, al pass vaccinale per accedere in un numero sempre maggiore di luoghi, a cominciare da teatri e cinema. Sono state introdotte anche regole più rigide sull'isolamento precauzionale (di 5 giorni) in caso di contatti con persone contagiate e sull'utilizzo della mascherina, nonché l'offerta a basso costo di test antigenici.