Sabato 27 Luglio 2024
MADDALENA DE FRANCHIS
Cronaca

Sponsor a scuola, la preside: "Gite e orti didattici tra i progetti finanziabili. Le aziende? Da valutare"

La presidente dell’Associazione presidi del Lazio: "Ok ponderato ai donatori. Lo strumento esisteva da 25 anni, ma è positivo che Valditara si confronti"

Roma, 12 maggio 2024 – Lo strumento di cui discutiamo oggi esiste, in realtà, da oltre venticinque anni: è stata la legge finanziaria del 1997 a prevedere, per la prima volta, la possibilità, per le istituzioni scolastiche, di arricchire la propria offerta formativa ricorrendo a fonti di finanziamento private". A precisarlo è Cristina Costarelli, preside del liceo scientifico ‘Newton’ a Roma e presidente dell’associazione presidi del Lazio: anche lei ha ricevuto, nei giorni scorsi, il documento firmato dal ministro dell’Istruzione e del merito Valditara - intitolato ‘Istruzioni per l’affidamento dei contratti di sponsorizzazioni nelle istituzioni scolastiche’ - che racchiude le regole per permettere alle singole scuole di accedere a fonti di finanziamento private, garantendo, in cambio, visibilità alle aziende che investono.

Professoressa Costarelli, se gli sponsor non sono una novità nelle scuole, perché la nota ministeriale ha sollevato un polverone?

"L’unico dettaglio di cui ci siamo piacevolmente stupiti, come presidi, è che il ministero abbia deciso di avviare una consultazione ‘dal basso’ prima di redigere il documento definitivo. È un segnale positivo: non accade così di frequente che venga preso in considerazione il nostro parere".

Lei cosa ne pensa?

"Ho attivato le prime sponsorizzazioni dieci anni fa: le ritengo opportunità positive per sostenere iniziative di particolare interesse per gli alunni e, spesso, difficilmente finanziabili con risorse pubbliche".

Può fare qualche esempio? "Oltre al classico caso dei viaggi d’istruzione, di cui si è ampiamente parlato negli ultimi mesi, penso alla possibilità di avviare un orto scolastico grazie al contributo di un vivaio, o a una dotazione di cancelleria fornita da una cartoleria, in cambio del proprio logo applicato sugli articoli oggetto dell’iniziativa". Quali limiti occorre porsi nella selezione dei possibili partner?

"Non solo la normativa, ma il buon senso ci impone di escludere determinate categorie di aziende, come quelle che producono armi o hanno a che fare con la produzione e distribuzione di tabacco, bevande alcoliche o materiale a sfondo sessuale. Gli accordi di collaborazione – oggetto dell’attuale consultazione – contenevano già clausole molto rigorose per entrambe le parti coinvolte".

I sindacati sono convinti che alcune aree del Paese finiranno per essere penalizzate. È d’accordo?

"È vero che le scuole italiane risiedono in contesti profondamente diversi fra loro, anche per quel che riguarda la ricchezza del tessuto economico-imprenditoriale. Ma non ritengo che sia questa la sede adatta per discuterne: sono ben altre le istituzioni che devono farsi carico di questo divario e proporre le possibili soluzioni, a beneficio dell’intera società e non solo delle scuole".

Maddalena De Franchis