
Isoccorritori lungo la ferrovia dopo il dramma
Pontedera, 12 gennaio 2015 - «Se è colpa del mondo come va insieme speriamo di aggiustarlo». E’ uno dei tanti commenti apparsi su Facebook, la piazza dove oggi si urla e si piange, dopo che anche un altro giovane ha scelto di rinunciare al futuro. A neanche 16 anni, affidando ad un treno in corsa le proprie angosce. Questo «speriamo di aggiustarlo insieme»; è come ha accolto, immediatamente, dal sindaco di Calcinaia Lucia Ciampi che, interpretando il dramma di una comunità sconvolta e ferita, dice: «Dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo affrontare con il tema di questa gioventù così fragile - spiega il primo cittadino - E’ un compito delle istituzioni, io voglio farlo, vedremo nei prossimi giorni come e dove». Ma cosa? «Penso ad un luogo d’incontro, un punto d’ascolto, uno sportello, aperto, qualificato - aggiunge Ciampi - dove i nostri ragazzi possano consegnare le loro solitudini, i dispiaceri, le paure, e trovare ascolto, ma soprattutto aiuto. Non possiamo fare in modo, putroppo, che tutto questo non accada più. Ma dobbiamo provarci». La Valdera è scossa. E’ sotto choc. Un’altra volta, ancora una volta. La terza in pochi mesi.
«I confini tra i paesi sono davvero poca cosa - aggiunge Ciampi - siamo una sola grande città. In piena estate c’è stato il caso della giovane di Montecastello che ci ha toccato profondamente, dopo la nostra Martina, un dramma d’attesa, tra speranze e paure, e infine tanto dolore. Ora questo ragazzino che so essere vicino al mondo dell’associazionismo (era uno scout ndr.): la nostra grande città ha perso tre giovanissimi, dobbiamo riflettere e attivarsi». Il sindaco Ciampi nella giornata di oggi dovrebbe incontrare la famiglia per portare ai genitori il cordoglio e lo sgomento dell’intera comunità sulla cui pelle è ancora dolorante la ferita della perdita di Martina, qualche settimana prima di Natale, restituita dalle acque gelide del fiume. Ora questo ragazzo neanche sedicenne, studente del Fermi di Pontedera, che si è tolto la vita senza un perchè. «Era un ragazzo timido ma all’apparenza sereno – racconta chi lo conosceva. –. Nessuno di noi poteva immaginare una cosa simile». Anche a scuola andava piuttosto bene. E ieri in tutte le chiese di Pontedera e Calcinaia, il giovane 16enne è stato ricordato nelle preghiere. «Veniva sempre qui» hanno dall’altare della chiesa di San Giuseppe. Gli scout di Calcinaia e Pontedera, infatti, hanno una sede unica proprio nei locali della parrocchia pontederese.
La morte del 16enne è apparsa subito agli inquirenti come riconducibile al suicidio: sabato pomeriggio il macchinista del regionale 31-36 Livorno-Firenze, nelle vicinanze del ponte di ferro a Fornacette, si è improvvisamente trovato sui binari un soggetto che in un primo tempo era sembrato un trentenne. Il corpo del ragazzo si trova in medicina legale a Pisa a disposizione dell’autorità giudiziaria che oggi, terminati gli accertamenti di rito, potrebbe già restituirlo alla famiglia e al pianto di una comunità che aveva gli occhi sempre bagnati.