Si barrica in casa e spara a un vigile Terrore a Viareggio: irrompono i Nocs

L’uomo era all’interno col papà e ha rifiutato il Tso: il blitz (col buio) dopo 8 ore, arrestati per tentato omicidio

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TORRE DEL LAGO (Lucca)

Credeva di essere Dio. E con quelle convinzioni radicate nella sua mente malata, ha scherzato con la vita degli altri. Per tutta una giornata fino a che a tarda sera non è stato catturato dagli agenti del Nocs. E con lui è stato fermato anche l’anziano padre. Per entrambi l’accusa è tentato omicidio in concorso e detenzione abusiva di armi. Secondo una prima ricostruzione sembrava che il figlio avesse sparato e poi si fosse barricato in casa dove si trovava anche l’anziano padre con cui vive. Ore dopo la polizia ha spiegato che sono in corso accertamenti della scientifica per capire chi abbia sparato.

Forse solo per grazia ricevuta il pomeriggio di follia di un 44enne non si è trasformato in tragedia, in via Boheme a Torre del Lago, frazione di Viareggio, a pochi passi dal lago che amato da Puccini. Per evitare un Tso (un ricovero forzato in psichiatria) Gianluigi Ragoni – in passato dipendente dell’ospedale di Pisa che poi lo ha licenziato – avrebbe sparato due colpi di pistola, uno dei quali, di rimbalzo, ha colpito un vigile del fuoco, Marco Aurelio Filippi, che insieme ad altri colleghi stava provando a forzare la porta d’ingresso della sua abitazione. Ha riportato una leggera abrasione al petto guaribile in dieci giorni.

Ma il lungo pomeriggio di terrore era appena iniziato. Dal momento dello sparo poco prima delle 14 al momento dell’irruzione nell’appartamento dell’uomo, alle 21,45, sono trascorse quasi 8 ore. Interminabili. Per le forze dell’ordine, i sanitari e i tanti uomini impegnati nel tentativo di far ragionare quell’uomo asserragliato in casa insieme al padre novantenne. Ma non c’è stato niente da fare. Anche la sorella ha provato a parlare con il fratello. Inutilmente. Lui ha continuato per ore a proferire : anche affacciandosi alla finestra – frasi sconnesse, senza senso, del tipo: "Esco quando sarà eletto il nuovo presidente della Repubblica che cambierà molte cose. Datemi i viveri per resistere qui quattro giorni". Oppure continuava a minacciare di uccidersi o di sparare nuovamente se qualcuno si avvicinava alla porta di casa.

Sono stati i Nocs arrivati da Roma in elicottero a mettere fine all’incubo dei residenti, che da giorni segnalavano che quel giovane era diventato troppo violento e aggressivo. Senza immaginare un epilogo del genere. Nessuno sapeva che aveva una pistola calibro 22 in casa, detenuta illegalmente. Gli uomini del Nocs hanno messo in piedi un’autentica azione militare. Evacuati tutti gli appartamenti della palazzina a due piani e anche quelli degli edifici vicini. Mentre già dal primo pomeriggio era stata evacuata una scuola. Ogni appartamento della palazzina è stato occupato da militari armati fino ai denti. Bloccata ogni via di fuga. Niente lasciato al caso. Un’operazione definita nel minimo dettaglio. Il tutto mentre si continuava a trattare con l’uomo asserragliato in casa. Lunghi silenzi alternati a risate sguaiate. Ha chiesto di parlare con la Guardia di finanza, ha chiesto viveri per resistere i quattro giorni che ci separano dall’elezione del presidente. Poi di nuovo silenzi, mentre la frazione pucciniana si raccoglieva attorno a via Boheme per seguire l’evolversi della vicenda. Fino al buio totale. Come richiesto dai Nocs. Che hanno fatto staccare luce, acqua e gas dall’appartamento del Ragoni. E hanno fatto poi spegnere le luci della pubblica illuminazione. Una scena surreale. Poi uno sparo. Fortissimo. E i Nocs hanno fatto irruzione nell’appartamento. Pochi secondi, un’esplosione e l’esito finale. Presi entrambi, padre e figlio. Sani e salvi, e arrestati.

Paolo Di Grazia

Martina del Chicca