
Il sì della Camera in mattinata, quello del Senato in tarda serata: il via libera del Parlamento italiano al Recovery Plan targato Mario Draghi arriva senza patemi per il governo. "Oggi è un giorno positivo per l’Italia", è la chiosa del capo del governo. Entusiasmo e "gusto del futuro", insomma, per una sfida epocale che Draghi ha voluto chiudere il prima possibile. "Il 30 aprile non è una data mediatica. Se consegnavamo il piano il 10 maggio i soldi arrivavano a giugno, o peggio, dopo l’estate", sottolinea. Ed è dal giorno dopo l’invio del Pnrr a Bruxelles che, per il...