Giovedì 18 Aprile 2024

Rapina a Grottaminarda: legati e brutalmente picchiati. L’ora di terrore di una famiglia

La famiglia, genitori e figlio 28enne, ricoverata in ospedale per le ferite riportate. Caccia alla banda di 5 malviventi, sospettata per altre rapine in villa nell’Avellinese

Rapina nella notte in provincia di Avellino

Rapina nella notte in provincia di Avellino

Avellino, 8 giugno 2023 – Un’ora di terrore ieri sera a Grottaminarda, in provincia di Avellino, per una famiglia di 3 persone. Marito, moglie e figlio sono stati prima legati, poi brutalmente picchiati e infine rapinati nella loro abitazione da una banda di almeno 5 malviventi

L’incubo è iniziato quando intorno alle 22.30 i ladri hanno fatto irruzione nella villa dell’imprenditore 61enne, a poche centinaia di metri dal centro del paese ufitano. La coppia e il figlio 28enne, che si trovavano nelle proprie camere da letto, sono stati prelevati dai banditi e radunati nel salone. 

I cinque, armati di pistole, dopo averli legati hanno iniziato a colpirli con schiaffi, pugni e manganelli, per poi saccheggiare ogni angolo di casa e fuggire con denaro contante e oggetti preziosi rubati. 

Padre e figlio, con brutte ferite causate dalle percosse, sono stati ricoverati nella notte all’ospedale Moscati di Avellino, dove sono tuttora in osservazione. La donna, che ha rimediato una contusione alla mano, è stata invece medicata all’ospedale di Ariano Irpino e già dimessa. 

Ipotesi rapinatori seriali

Sessanta minuti di paura e angoscia sui quali i carabinieri della compagnia di Ariano Irpino stanno indagando per chiarire dettagli e autori della rapina. Il sospetto è che si tratti dello stesso commando che, nella notte tra sabato e domenica scorsi, ha tenuto in ostaggio altre due famiglie ad Atripalda (Avellino). Le dinamiche delle tre aggressioni, infatti, sembrano avere più di un elemento in comune: anche la scorsa settimana le vittime si trovavano nelle loro villette in periferia e sono state violentemente picchiate per oltre un’ora e mezza. Uno dei pochi dettagli emersi è che i delinquenti parlano italiano, ma con un forte accento dell’est Europa