Sabato 27 Luglio 2024

Torino, uccise padre malato e violento: condannato a 12 anni

Il caso nell’aprile del 2023. L’imputato spiegò di avere agito in un momento di ‘black out mentale’. La Corte d’Assise ha riconosciuto lo stato di seminfermità al momento del fatto

Toghe di magistrati poggiate su un tavolo di un'aula del tribunale (Ansa)

Toghe di magistrati poggiate su un tavolo di un'aula del tribunale (Ansa)

Torino, 6 marzo 2024 - Ferì il padre a morte, perché la malattia da cui era afflitto lo aveva reso ingestibile, aggressivo e anche violento verso la madre. Per questa ragione un uomo di 46 anni, Raffaele Sergi, è stato condannato, a Torino, a 12 anni di carcere. L'imputato spiegò di avere agito in un momento di ‘black out mentale’ e la Corte d'assise, oltre ad applicare le attenuanti generiche nella massima estensione, ne ha riconosciuto lo stato di seminfermità al momento del fatto. Sergi aveva colpito con delle martellate il padre, Enrico, 71 anni, il 29 aprile del 2023; l'uomo morì il 2 luglio successivo.

Quel giorno di fine aprile dello scorso anno il 71enne fu trovato privo di sensi da un vicino nel cortile condominiale di un palazzo di corso Bramante.

Dopo una breve fuga, il figlio era stato arrestato e aveva confessato, motivando il gesto con i litigi sempre più frequenti col padre a causa della malattia neurodegenerativa del genitore. 

Raffaele Sergi aveva raccontato alla polizia che non riusciva più a gestire il padre, che abitava in un appartamento vicino al suo. L’ennesima lite sarebbe stata alla base del gesto estremo.