Domenica 1 Settembre 2024

Preso un altro dei fuggitivi "Volevo andare in comunità"

Braccati gli ultimi tre latitanti. Uno dei rientrati: cercavo un centro di cura

Migration

Sul fronte milanese, a due giorni dall’evasione dei sette giovani dal carcere minorile del Beccaria, è stato rintracciato e verrà riportato in istituto anche un quarto fuggitivo: è un 17enne marocchino senza fissa dimora, identificato dai carabinieri a Sesto San Giovanni. Tutto è partito dalla telefonata di un cittadino che ha segnalato al 112 la presenza di un gruppo di ragazzi che ascoltavano per strada musica ad alto volume. Alla vista delle divise si è scatenato il fuggi-fuggi ma i ragazzi sono stati fermati dai militari e identificato. Uno di loro è il quarto evaso. All’appello mancano ora due maggiorenni di 19 e 18 anni e un altro 17enne. Per uno dei giovani già rientrati, ieri mattina è stato convalidato l’arresto in direttissima. Il maggiorenne è comparso davanti al giudice Marco Tremolada che ne ha disposto la custodia cautelare in carcere per l’episodio della fuga, mentre il processo nel merito dei reati si terrà il 30 gennaio. Il ragazzo si trovava in regime cautelare per alcune rapine che avrebbe commesso nel 2021. Lui al Beccaria ci era finito ad aprile, ancora minorenne, con altri appartenenti alla baby gang Z4 composta anche da ragazzi italiani, alcuni non imputabili perché minori di 14 anni. Si è giustificato dicendo di essere evaso perché voleva andare in una comunità terapeutica. Proseguono intanto le indagini per ricostruire con esattezza la dinamica della fuga. Il procuratore del tribunale dei Minori, Ciro Cascone, ha effettuato ieri un sopralluogo. "C’è il rischio che, se non si mandano le risorse, se non si presta massima attenzione, la situazione possa ancora degenerare facilmente", ha detto il magistrato.

I primi tre evasi tornati in carcere sono stati messi in isolamento. Per loro, ultimata la fase istruttoria, è previsto un trasferimento in altra città. Anche gli autori dei disordini scoppiati il giorno di Natale, dopo l’evasione dei sette, sono stati smistati a Catania, Bari, Catanzaro, Potenza, Palermo e Caltanissetta.