Giovedì 17 Aprile 2025
ALESSANDRO D’AMATO
Cronaca

Preso lo stupratore seriale. Date, orari e la sua firma. Si indaga su altre vittime. La polizia: "Denunciate"

Strade isolate e finta richiesta di informazioni, così agiva il 39enne arrestato. Ora Borgese è ai domiciliari, ma i vicini protestano: "Qui non lo vogliamo". L’avvocato Bongiorno: "Niente cella? I precedenti andavano approfonditi".

Preso lo stupratore seriale. Date, orari e la sua firma. Si indaga su altre vittime. La polizia: "Denunciate"

Potrebbero esserci altri casi di violenza sessuale che coinvolgono Simone Borgese, arrestato nei giorni scorsi a Roma per aver stuprato una studentessa. In particolare nella zona della Magliana. Il 39enne è già stato condannato nel 2015 a sette anni di carcere per stupro nei confronti di una tassista e nel 2022 per abusi sessuali nei confronti di una minorenne in un ascensore, episodio che risale al 2014. Ma l’ipotesi fatta nell’ordinanza della gip Maddalena Cipriani che ha portato l’ex cameriere separato con una figlia agli arresti domiciliari sulla Piana del Sole sulla possibilità di trovarsi davanti a uno stupratore seriale viene presa molto sul serio dagli investigatori della Capitale. Anche per la scelta di Borgese di colpire per due volte nello stesso giorno, l’8 maggio, a nove anni di distanza.

L’IPOTESI

STUPRATORE SERIALE

Non solo. Entrambi gli stupri sono stati commessi nello stesso quadrante della città e sono seguiti a una rapina. Uguali anche le strade appartate scelte nella stessa zona di Roma Sud, poco distante da dove abita, e anche per la sicurezza che avrebbe mostrato l’aggressore. Per questo gli inquirenti invitano chi abbia subito eventuali molestie a denunciare. Anche perché la vittima della violenza del 2014 ha riconosciuto Borgese proprio dalle foto pubblicate sulla stampa durante la prima indagine. Le modalità con cui si sono svolte le due violenze a distanza di nove anni fanno pensare alla possibilità che ci siano altri casi non ancora portati alla luce. L’ultima vittima è stata convinta a salire in auto perché "lui è un manipolatore, un attore, mi ha fatta sentire in colpa. Mi ha ingannata chiedendomi indicazioni stradali, perché diceva di avere il telefono scarico, sembrava disperato".

PIANA

DEL SOLE

Intanto a Piana del Sole i residenti protestano per gli arresti domiciliari, che Borgese sta scontando nella casa dei nonni in zona. Dopo aver scontato la pena Borgese era stato accettato di nuovo nel quartiere grazie alla fidanzata e aveva trovato un lavoro saltuario come manovale. Ma ora nel quartiere sale la protesta: "Se penso a quante volte ho lasciato mia figlia a casa da sola mi vengono i brividi", ha detto una sua dirimpettaia. "Quello non ce lo vogliamo fra noi, se ne deve andare da qui", hanno fatto sapere gli abitanti ai giornalisti, mentre c’è chi vuole organizzare fiaccolate intorno al palazzo in cui vive.

AGLI ARRESTI

DOMICILIARI

Intanto l’avvocata e parlamentare della Lega, Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia del Senato, è perplessa sulla concessione degli arresti domiciliari a Borgese: "Non conosco il processo: da quel che leggo sui giornali esistevano dei precedenti e la procura aveva chiesto la misura del carcere. Poi, però, non è stata accolta questa richiesta. Non posso dire cosa abbia determinato questa scelta e non me la sento di giudicare un giudice su un caso che non conosco, mi limito a sottolineare l’importanza dei precedenti per una corretta valutazione. Di certo le leggi ci sono, quindi non è certo un problema di lacuna normativa", dice all’AdnKronos.