Mercoledì 24 Aprile 2024

Omicidio Senago, pellegrinaggio nei luoghi dell’orrore: fiori, peluche, poesie e lacrime

L’omaggio senza sosta di centinaia di persone a Giulia Tramontano, la ragazza uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello: "Non meritava una fine del genere"

Senago, 3 giugno 2023 – “Io canto le donne prevaricate dai bruti / la loro sana bellezza, la loro “non follia” / il canto di Giulia io canto riversa su un letto”. È una poesia di Alda Merini, il "Canto alle donne". Ma qui, in quest’angolo di città trasformato in sacrario, tra il box dell’orrore e la panchina rossa contro le violenze, quei versi sono il grido di dolore di un’intera comunità sconvolta. La Giulia invocata nella poesia – il testo è stato trascritto da un anonimo su un foglio a quadretti e lasciato tra i fiori in via Monte Rosa, a Senago – è per tutti Giulia Tramontano, la 29enne al settimo mese di gravidanza uccisa dal compagno Alessandro Impagnatiello (30 anni, reo confesso) nella casa dove aspettavano la nascita del piccolo Thiago.

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Un pellegrinaggio interminabile. Doloroso e silenzioso. A tratti struggente. L’asfalto è un campo fiorito. Disegni colorati a pennarelli. Persone che si piegano a toccare la foto di Giulia. Poche, semplici parole: "Mi hai toccato il cuore". È un lutto collettivo. Che consegna immagini potenti. C’è una donna incinta che appoggia un mazzo di rose bianche, sfiora con le dita l’immagine sorridente di Giulia, e poi piange fino a singhiozzare, accarezzandosi la pancia.

Centinaia di fiori sul luogo dove è stato trovato il corpo di Giulia Tramontano
Centinaia di fiori sul luogo dove è stato trovato il corpo di Giulia Tramontano

Sono centinaia le persone che continuano a rendere omaggio a Giulia e a suo figlio mai nato. "Eri una ragazza bella, pensavi di aver trovato l’amore, pronta a fare la mamma... Meritavi una vita orgogliosa con la gioia del tuo bambino", scrive Agostino. Fiori sui fiori. Ci sono i peluche con cui avrebbe giocato Thiago. Un bambino porta una macchinina giocattolo della polizia. "Impossibile credere che questo può succedere, a volte perdonare non è possibile", si legge su un altro bigliettino. C’è il disegno di Sara, un grande cuore rosso, la scritta "vi voglio bene, resterete sempre nei nostri cuori". La calligrafia è quella di una piccina di 8-9 anni, che probabilmente non ha compreso fino in fondo la drammaticità di ciò che è successo, ma ha voluto partecipare a un dolore che da giorni è diventato corale. Dai commenti e dai biglietti traspare anche il senso di impotenza rispetto all’ennesimo femminicidio. "Perdonaci Giulia", e via a occhi bassi, come colpevoli.

In mattinata arrivano a Senago anche un cugino e degli zii da Napoli. Accettano tra le lacrime, e in silenzio, le condoglianze degli sconosciuti che si stringono alla famiglia. In pochi conoscevano Giulia ma via Monte Rosa è ormai il santuario di tutti, il luogo dove portare vicinanza e affetto. Noemi ha 20 anni, e racconta: "Sono venuta da Nova Milanese perché quando ho visto le sue foto e ho letto la sua storia ho provato un grande dolore per lei e il bambino. Sono qui e vorrei abbracciarli".

I bambini. Ce ne sono tanti. Desirée, 10 anni, lascia un testo commovente dedicato a Thiago: "È rimasta molto colpita da questa storia – spiega la nonna che l’ha accompagnata – Lo so che i bambini non dovrebbero essere coinvolti in questi momenti, ma penso sia giusto che lei cominci a capire che purtroppo il mondo può riservare anche questo. Nella sua vita incontrerà sicuramente amici che le vorranno bene. Ma oggi può imparare una lezione: al primo cenno di violenza, di arroganza, di maleducazione, dovrà subito allontanarsi e mettersi in salvo". Una donna coccola una calla bianca tra le mani, la posa in silenzio, manda un bacio alla foto di Giulia, si fa il segno della croce e si allontana. Sul biglietto c’è scritto: "Mio figlio lo ha regalato a me, ed io lo dono a te e al tuo angelo. Ciao Giulia".