Venerdì 6 Giugno 2025
REDAZIONE CRONACA

Morte in sala parto, troppi casi in pochi giorni. "Italia sicura, ma serve il registro"

Verona, Torino, Bassano del Grappa, Foggia, Brescia, Modena L'ESPERTA: SERVE IL REGISTRO DELLE MORTI MATERNE - S. MASTRANTONIO

Bambina nasce morta (Foto archivio)

Roma, 3 gennaio 2016 - Sembra un'epidemia, quella delle morti in sala parto: 5 in pochi giorni. E oggi si aggiunge il caso di Modena, dove un neonato è morto in ospedale durante il travaglio dopo che la mamma per ben due volte aveva chiesto aiuto ai medici ed era stata rispedita a casa.  Il ministro Lorenzin, neomamma, invia gli ispettori, e i ginecologi parlano di 'eventi casuali', sottolineando che in Italia l'assistenza è di alta qualità e abbiamo uno dei più bassi indici di mortalità materna. Ma il bilancio degli ultimi giorni fa tremare le vene ai polsi.

Il 25 dicembre è morta una 34enne nell'ospedale di San Bonifacio, in provincia di Verona, dopo che l'antivigilia di Natale era caduta in casa. Nella notte del 26 dicembre è morta in sala parto una 39enne all'Ospedale Sant'Anna di Torino. Il 29 dicembre, all'ospedale di Bassano del Grappa, è morta Marta Lazzarin, blogger di 35 anni ricoverata nel pomeriggio alla 27esima settimana di una gestazione che non le aveva mai dato problemi. Lo stesso giorno una ragazza di 23 anni, incinta di nove mesi di una bambina, è morta in casa a Foggia per cause da accertare: i medici, con un cesareo post-mortem, hanno salvato la sua bimba. E poi c'è il caso di Brescia, con la doppia morte mamma-neonata e l'inquietante sms inviato al marito dall'ospedale: "Qui mi stanno trascurando". Infine, il neonato morto a Modena.

Infine a Firenze una coppia ha fatto denuncia, convinta che il loro bambino sia nato morto (il fatto risale ad agosto) perché troppo a lungo si è atteso per il parto indotto dato che il feto pesava già 3 chili e 600 grammi.

IL MINISTRO LORENZIN - "E' un tema tragico che mi tocca particolarmente, purtroppo si muore ancora di parto, ma è inaccettabile che ciò avvenga per inefficienza o carenze di sicurezza", afferma il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin all'Unità. Gli ispettori inviati in tre ospedali, continua il ministro, "sono al lavoro sui singoli casi diversi l'uno dall'altro" accaduti sotto le feste "e stiamo aspettando le relazioni caso per caso, avremo presto una valutazione in base agli esami autoptici e anche sull'efficienza delle strutture sanitarie coinvolte, come di ciò che è avvenuto prima che queste donne arrivassero in ospedale".  "Le ultime statistiche Ocse - ricorda Lorenzin - rivelano che partorire in Italia è relativamente sicuro in linea generale. Secondo la rivista Lancet del 2010 l'Italia è il paese con una bassa mortalità materna: 10 decessi ogni 100mila nati vivi. Il Belpaese è quindi in linea con i valori medio-bassi degli altri paesi europei, come Francia e Gran Bretagna. Sicuramente ci sono zone critiche dove serve un impegno rigoroso di tutti i soggetti istituzionali".

Sottolineando che "le strutture affidabili sono quelle che registrano oltre 500 parti all'anno", il ministro ricorda che "l'ottimo ovviamente è in quelle strutture che hanno tutto. E' un indice di affidabilità, anche perché nei casi in cui si dovesse verificare qualche complicazione si è pronti ad intervenire subito, senza dover trasferire la paziente in gestazione in una struttura più attrezzata rispetto a quella in cui si è già ricoverati. Pensi ad alcuni punti nascita che stiamo chiudendo che fanno poco più di 100 parti l'anno, non possono garantire di certo l'assistenza necessaria".