Domenica 5 Maggio 2024

Minaccia nucleare Il Cremlino sfida gli Usa "Abbiamo armi più potenti Possiamo annientarvi"

L’affondo di Patrushev dopo l’annuncio di Putin sull’arsenale tattico in Bielorussia. Ma in Ucraina le armate russe faticano ad avanzare e in patria crescono i malumori.

Minaccia nucleare  Il Cremlino sfida gli Usa  "Abbiamo armi più potenti  Possiamo annientarvi"

Minaccia nucleare Il Cremlino sfida gli Usa "Abbiamo armi più potenti Possiamo annientarvi"

di Marta

Ottaviani

A pochi giorni dall’annuncio di Putin sull’invio di armi nucleari tattiche in Bielorussia, il suo cerchio magico rilancia ‘avvisando’ gli Stati Uniti: se la Russia sentirà minacciata la sua esistenza è pronta a distruggerli. Una vera e propria escalation verbale a opera del cattivo per eccellenza del Cremlino: il segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Nikolaij Patrushev. Ben lungi dallo stemperare i toni, il braccio destro di Putin, che è ancora più anti-occidentale del capo, ha detto che la Russia avrebbe armi a sufficienza per annienare addirittura il nemico di sempre. Le dichiarazioni sono state raccolte dal quotidiano Rossiyskaya Gazeta, noto per le sue posizioni completamente appiattite su quelle del Cremlino. Il tema principale dell’intervista è un attacco frontale agli Usa, definiti "ipocriti", "falsamente democratici" e "dittatori del mondo" a differenza della Russia che "non solo persegue una politica indipendente di rafforzamento del mondo multipolare, ma per molti versi supera l’America in termini spirituali, morali e militari". E, subito dopo, l’affondo. "Per qualche ragione – ha dichiarato Patrushev a Rossiyskaya Gazeta –, i politici americani che sono tenuti prigionieri dalla loro stessa propaganda, rimangono fiduciosi che in caso di conflitto diretto con la Russia, gli Stati Uniti siano in grado di lanciare un attacco missilistico preventivo, dopodiché la Russia non sarà più in grado per rispondere. Questa è stupidità miope e molto pericolosa. La Russia è paziente e non intimidisce nessuno con il suo vantaggio militare. Ma ha moderne armi uniche in grado di distruggere qualsiasi nemico, compresi gli Stati Uniti, in caso di minaccia alla sua esistenza".

Le dichiarazioni di Patrushev arrivano in un momento in cui la situazione sul campo è delicata. A Bakhmut le armate russe fanno fatica ad avanzare e alcuni analisti dubitano che la Russia abbia le forze sufficienti per condurre la nuova, grande offensiva di terra che il presidente aveva annunciato qualche mese fa. Tanto vale fare la guerra con le parole, quanto basta per fare passare in secondo piano i cimiteri che si stanno riempiendo di tombe di soldati di leva e mercenari e la situazione economica del Paese, che inizia a risentire in modo sempre più pesante delle sanzioni. Le dichiarazioni di Patrushev sono state affiancate da quelle del portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, secondo il quale la Russia andrà avanti con il dispiegamento di armi nucleari tattiche in Bielorussia nonostante le reazioni occidentali e la minaccia di ritorsioni. Il ministro degli Esteri, Sergeij Lavrov, in compenso ha detto che Mosca "ha ancora molti amici in Occidente che condividono i suoi valori tradizionali", motivo per cui i tentativi di sopprimere la Russia sono destinati a fallire.

Intanto però ieri sulla rete russa sono state diffuse altre parole, molto meno celebrative. Si tratta di una conversazione fra un produttore musicale russo e un ex parlamentare (e miliardario) nella quale i due hanno criticato il presidente Vladimir Putin e la sua "operazione militare speciale" in Ucraina. Non appena l’audio è diventato virale, i due si sono affrettati a smentire, spiegando che si trattava di una conversazione falsa, fabbricata con tecnologie deep fake e l’intelligenza artificiale. Il dubbio rimane, insieme con le preoccupazioni di molti.