Matteo Messina Denaro in una cella di 10 metri quadrati. La sua giornata nel supercarcere

L'ex boss di Cosa Nostra è detenuto a regime di 41 bis e controllato a vista 24 ore su 24

Roma, 17 gennaio 2023 - Matteo Messina Denaro è in carcere in Abruzzo a regime di 41 bis, cioè il carcere duro previsto della legge n. 663 del 1986, detta anche legge Gozzini, e che comporta anche l'isolamento.

In un video dei carabinieri Messina Denaro mentre entra in clinica (Ansa)
In un video dei carabinieri Messina Denaro mentre entra in clinica (Ansa)

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Cella di 10 metri quadri

Per l'ex latitante più ricercato ora c'è la cella, di poco più di dieci metri quadrati nel supercarcere dell'Aquila, dove lo controllano 24 ore su 24. Le giornate di Matteo Messina Denaro dalla ricca latitanza si fermano qui, nel penitenziario con il maggior numero di detenuti al 41 bis. (All'Aquila sono presenti 159 persone, di cui 12 donne. Sono tutte in regime di 41 bis ad eccezione di una ventina di detenuti che sono destinati lavori di manutenzione o di cucina all'interno del carcere, e a cui è vietato entrare in contatto con chi è sottoposto al carcere duro). 

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Chemio in cella

L'ex boss di Cosa Nostra è già stato affidato alle cure dei medici della Asl che operano all'interno dell'istituto. I medici hanno valutato le sue condizioni cliniche, definite gravi dai dottori che lo seguivano a Palermo, e quindi continuerà a seguire le cure prescritte all'interno dello stesso istituto di pena: nelle prossime ore inizierà la somministrazione della chemioterapia per curare il cancro contro il quale combatte da oltre un anno. La cella di primo soccorso si trova proprio all'interno della sezione in cui è recluso, per il resto resterà isolato. Unica eccezione potrebbe essere la necessità di interventi chirurgici in ospedale. 

Come saranno le giornate del boss

Messina Denaro subito dopo l'arresto è stato trasferito con un volo militare notturno in Abruzzo. Le porte del supercarcere si sono spalancate e per lui sono iniziate le varie fasi di accoglienza di routine: la registrazione del detenuto, le foto segnaletiche e la registrazione delle impronte digitali.  

Poi l'ex boss è stato trasferito nella sezione al piano terra del carcere, quella dedicata ai detenuti 'più pericolosi'. Per l'ex primula rossa di Cosa Nostra nessun trattamento speciale: la sua cella è come quelle degli altri detenuti, con un letto saldato a terra, un gabinetto e una tv. "Riceverà lo stesso trattamento di tutti gli altri detenuti con patologie sanitarie. Garantiremo il suo diritto alla salute", ha spiegato il Garante dei detenuti dell'Abruzzo, Gianmarco Cifaldi.

La tv nella cella ha i canali bloccati per impedire ai detenuti alle emittenti regionali e ricevere messaggi in codice. E sul muro è installata una videocamera che registra minuto per minuto ogni movimento del carcerato: le immagini vengono vagliate e analizzate in tempo reale dai poliziotti del Gom, il Gruppo Operativo Mobile (Agenti penitenziari gestiti non dal Provveditorato regionale, ma direttamente dal Dap e i cui turni vengono cambiati casualmente ogni giorno). 

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Telecamere ovunque. Visite: solo legali e famigliari

Il grande fratello del carcere arriva ovunque, telecamere sono presenti in ogni corridoio o sezione del carcere, senza lasciare senza copertura nessun spazio dove potersi nascondere. A Matteo Messina Denaro, come agli altri al 41 bis, è vietato in assoluto la socialità o l'incontro con altri detenuti, possibilità ridotta al minimo dalle sole due ore d'aria al mese concesse ai carcerati. L'ex capo della mafia potrà comunque accedere alla biblioteca e leggere i giornali, anche se alcuni potrebbero essere censurati se riportano fatti o articoli riguardanti processi nei quali è coinvolto. Le celle sono tutte singole, e in ogni sezione c'è un presidio sanitario, in modo che i detenuti si spostino il meno possibile dal proprio corridoio per poter ricevere le cure dei medici. I detenuti a regime 41 bis possono solo incontrare i propri legali o i familiari negli orari previsti dal regolamento.