Martedì 7 Maggio 2024

Madonna di Trevignano. Il vescovo: apparizioni false

La diocesi: "Veggente inattendibile". E ordina lo stop ai raduni dei seguaci

Madonna di Trevignano. Il vescovo: apparizioni false

Madonna di Trevignano. Il vescovo: apparizioni false

La “Madonna di Trevignano Romano“, la Signora “dagli occhi e capelli scuri“, capace di moltiplicare gnocchi, conigli e lacrimare copiosamente, è un’invenzione di Maria Giuseppa Scarpulla, in arte Gisella Cardia, sedicente veggente che ogni 3 del mese, per sei anni, ha sostenuto di vederla e di raccoglierne i messaggi. Dopo un’inchiesta durata più di un anno, la diocesi di Civita Castellana, alla guida del vescovo Marco Salvi, ha decretato la non soprannaturalità dei fatti in questione (Constat de non supernaturalitate).

Mentre Gisella Cardia è ritenuta "inattendibile" e "autoreferenziale". Crolla, dunque, il castello costruito negli anni dalla Cardia e dal marito Gianni, che nel tempo ha accumulato denaro, dalla provenienza non chiara ma molto spesso anche fonte di donazioni da parte di fedeli che poi si sono allontanati sentendosi truffati; il vescovo, con parole nette e inusitatamente severe, in sei pagine di decreto, ha invitato d’ora in poi tutti, fedeli e sacerdoti vicini alla santona, a prenderne le distanze.

Nel documento ripercorre l’intera vicenda dal 2016 ad oggi, periodo nel quale "chiedevo alla Procura di Civitavecchia – si legge anche – l’accesso agli atti riguardanti le analisi eseguite dai carabinieri circa le lacrime di sangue della statua della Madonna, richiesta che veniva tuttavia negata per due volte dal procuratore capo; e alla signora Gisella Cardia di sottoporsi ad una perizia psichiatrica affidata ad un team di cinque periti, guidati dal professor Fabrizio lecher".

Ed ecco l’epilogo: i fatti non sono soprannaturali e di qui il divieto; ai sacerdot di recarsi nel luogo dell’apparizione, a Gisella Cardia e a tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, l’imposizione del rispetto e l’adesione alle decisioni del vescovo diocesano, nonché la disponibilità a compiere un percorso di purificazione e discernimento". Insomma, una pietra tombale sul caso di Trevignano. Ma i Cardia non ci stanno e già hanno replicato siostenendo che "anche Padre Pio è stato ostracizzato dalla Chiesa". Proprio come loro. Insomma, a Trevignano non è ancora finita, mentre il Comune continua a tacere.