Bollette folli, è corsa alle stufe a legna (introvabili). Canne fumarie: cosa sapere

Gli spazzacamini: ecco i tre errori da evitare per garantire calore e sicurezza

Roma, 4 ottobre 2022 - Legna e pellet alle stelle ma comunque sempre a prezzi più bassi rispetto alle bollette folli del gas. Così, mentre le stufe sono ormai introvabili, tornano di gran moda gli spazzacamini.

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Ma toglietevi subito dalla testa l'immagine di Mary Poppins, "eh quello è ancora il nostro problema", sorride al telefono Sandro Bani, presidente dell'Anfus, (Associazione Nazionale Fumisti e Spazzacamini), nata nel 1992, fondata da Giovanni Paoletti, oggi conta 400 associati in tutta Italia. Spiega: "Siamo tecnici qualificati, capaci di fare manutenzione". E mentre a ottobre 2022 la legna a quintale può persino a superare i 20 euro e se ordini una stufa te la consegnano l'anno prossimo - "c'è tanta richiesta per cercare un'alternativa più economica e anche carenza di componenti elettroniche e metalli come ferro e acciaio", spiega Bani - gli spazzacamini sono ricercatissimi. E ci spiegano quali sono gli errori da evitare sulle canne fumarie.

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"Non usare legna umida"

Premessa: "La canna fumaria è il motore del sistema, se è progettata correttamente fa funzionare bene l'impianto. Una mancata pulizia o un'installazione sbagliata porta a maggiori dispersioni in atmosfera e a un maggior consumo. L'errore più grande? Usare legna non stagionata, la quantità di umidità che non ha avuto la giusta essicazione fa' sì che consumiamo tanta energia solo per fare evaporare l'acqua. Se  brucio legna con il 20% di umidità avrò un potere calorifero inferiore a 4 Kilowatt, di poco superiore a 2 invece se l'umidità raddoppia".

Le dimensioni della canna fumaria

"La canna fumaria deve essere dimensionata adeguatamente - chiarisce Bani -. Se ha troppo o troppo poco tiraggio, la combustione non sarà corretta. Nel primo caso avremo tanto calore che si concentrerà nella canna, sporcandola. Se invece il tiraggio non è sufficiente, non avremo la quantità di ossigeno che serve e quindi potrebbero esserci anche problemi di intossicazione".

La pulizia

La manutenzione della canna fumaria, raccomanda il presidente dell'associazione spazzacamini, "va fatta ogni anno, comunque ogni 30-40 quintali di legno bruciato. La presenza di fuliggine sulla parete, infatti, crea una rugosità che diminuisce il tiraggio. Non solo: la pulizia permette di verificare che non ci siano occlusioni, come nidi di insetti o di uccelli. Infine, bisogna verificare che le canne fumarie siano installate con un adeguato isolamento rispetto ai materiali combustibili. Perché se s'incendia la fuliggine si possono superare anche i mille gradi".

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