Roma, 20 ottobre 2022 - Carta igienica: tra aumento dei costi - e rotoli più 'leggeri' per la shrinkflation - anche questo settore deve fare i conti con il caro energia. Ma c'entrano davvero la guerra in Ucraina, le sanzioni a Putin e il divieto di importare betulla? Lo abbiamo chiesto a Massimo Medugno, direttore generale Assocarta.
1. Aumento dei prezzi, di quanto?
"Non siamo in grado di fornire percentuali ma i prezzi sono sicuramente aumentati. C’è una premessa da fare: nel 2020 il costo energetico sul valore del fatturato era del 4,6%; oggi in tutti i settori della carta è salito al 47%”.
2. C’è in prospettiva un problema di reperibilità?
"Al momento non vediamo questo rischio - risponde Medugno –. Non so spiegarmi come sia nato l'allarme betulla. Che non è il materiale strategico, per produrre la carta igienica servono invece le fibre corte, serve la cellulosa. Che pure restano su costi molto elevati”.
3. I costi energetici potranno creare problemi?
"Si potrebbe verificare una difficoltà nel reperire la carta igienica se gli impianti fossero assoggettati a fermi e chiusure perché manca il gas. In questo momento siamo ancora in attesa che il governo vari il piano di contenimento dei consumi degli impianti industriali. Abbiamo fatto presente che il settore della carta igienica è essenziale perché ha a che fare con il benessere e l’igiene. Quindi sarebbe auspicabile che non fosse tra i primi settori ad essere interrotto".
4. "Ecco i numeri della produzione"
"L’Italia il primo produttore europeo, con 1,4 milioni di tonnellate di carta sanitaria. Vuol dire carta igienica ma anche tovaglioli, rotoli per cucina e anche lenzuola per gli studi medici”.
5. Ci sono allo studio materiali innovativi?
"Sì, qualcosa si sta facendo ma per produrre carta igienica riciclata non si può prendere il cassonetto della raccolta urbana, bisogna usare materiali più selezionati. Sicuramente ci sono aziende impegnarte nella ricerca di fonti alternative, dall'uso di contenitori per liquidi agli scarti della frutta. Ma per cambiare il settore davvero ce ne vuole".
