Bollette luce e gas alle stelle: cosa succede se non si pagano? Le regole per i morosi

Risponde l’avvocato di Consumatori attivi. Quando è possibile chiedere la rateizzazione

Roma, 29 settembre 2022 - Bollette luce e gas, a ottobre arriva la stangata. Ma cosa succede se non si paga? Ecco le regole per i morosi spiegate dall'avvocato Lina Sguassero, collaboratrice di Consumatori attivi.

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Cosa succede se non si pagano le bollette di luce e gas?

"La sospensione delle forniture non è immediata - chiarisce l'avvocato -. Prima arriva un sollecito di pagamento tramite raccomandata o Pec, con la messa in mora del cliente e la richiesta di pagamento. Il termine per adempiere non può essere inferiore a 15 giorni".

Le regole per i morosi in Pdf

Cosa succede per le bollette elettriche?

"Se non si paga entro 15 giorni viene ridotta del 15% la potenza della fornitura. Dopo quella scadenza, se non si è ancora saldato il debito, allora la fornitura verrà disattivata, e dunque sospesa. Se poi si paga il debito si potrà ottenere il ripristino della fornitura nelle 48 ore successive. Se invece la morosità persiste, e decorrono altri dieci giorni, la fornitura verrà definitivamente chiusa. Per poterla riattivare, si deve stipulare un nuovo contratto, che naturalmente ha un costo".

Che cosa succede invece per il gas?

"Non è prevista riduzione. Ma nei 15 giorni successivi alla diffida se non c’è il pagamento avviene la sospensione della fornitura e dopo 10 giorni abbiamo anche in questo caso la chiusura del contratto".

Il fornitore può sospendere il servizio senza preavviso?

"Assolutamente no. Non è mai possibile sospendere la fornitura senza un preavviso al cliente. Nel mercato libero poi i termini possono essere diversi, più tutelanti".

Chi sono i morosi incolpevoli?

"Quelli che per la prima volta non riescono a pagare le bollette entro la scadenza, considerati gli importi sproporzionati. È una categoria molto citata dalla politica ma ad oggi non esiste una definizione. Sarebbe invece necessario arrivarci perché a queste persone non vengano chiesti gli interessi di mora quando non riescono a pagare. Credo che il parametro possa essere un indicatore Isee, già utilizzato in altri casi”.

I mancati pagamenti in un condominio ricadono sugli altri?

"Diciamo che l’amministratore ha due strade: può recuperare attraverso un’azione legale gli importi  dei condomini morosi. Ma per fare una causa i tempi non sono affatto brevi. E poi la persona potrebbe essere incapiente e quindi il recupero diventerebbe impossibile. L'alternativa è questa: o gli altri condomini si sobbarcano l’onere di anticipare queste spese - ma è una situazione veramente paradossale - oppure il condominio si deve essere già premunito con un fondo. Altrimenti diventa un problema serio. Ci sono già diversi allarmi da questo punto di vista. Soprattutto il problema scatta quando tante persone non riescono a pagare".

"La politica potrebbe modificare le regole della morosità"

"Sì, lo ritengo  possibile. Bisogna ricordarsi che fino ad aprile c’era la possibilità di rateizzare le bollette in 10 tranches senza interessi. La misura potrebbe essere riproposta, anzi è una delle richieste avanzate dalle associazioni dei consumatori, anche dalla nostra. E sarebbe anche interessante evitare la maxi-rata iniziale". 

Quando si può chiedere la rateizzazione delle bollette?

"Sempre, quando l’importo è superiore a 50 euro. Questa è la rateizzazione ordinaria. L'autorità stabilisce: la rateizzazione può essere concessa se arriva una bolletta di conguaglio con un importo superiore al 150% dei consumi stimati degli ultimi 12 mesi. Oppure se c’è stato un malfunzionamento del contatore o una mancata lettura. Questi sono i casi ordinari che esistono da sempre. Altrimenti si deve trovare un accordo tra il cliente e il fornitore. Oppure devono essere predisposte misure speciali, come è successo fino a qualche mese fa”.

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