Mercoledì 16 Ottobre 2024
NICOLA PALMA
Cronaca

Le amicizie pericolose di Fedez. Dal raid punitivo ai selfie in yacht. Arrestato il suo bodyguard-ultrà

Il rapper (che non è sotto inchiesta) coinvolto con Rosiello nel pestaggio del personal trainer Iovino. Pensava di rilevare in società col capo della curva milanista Lucci la discoteca Old Fashion.

Le amicizie pericolose di Fedez. Dal raid punitivo ai selfie in yacht. Arrestato il suo bodyguard-ultrà

Il rapper (che non è sotto inchiesta) coinvolto con Rosiello nel pestaggio del personal trainer Iovino. Pensava di rilevare in società col capo della curva milanista Lucci la discoteca Old Fashion.

Le foto da duri sui social li ritraggono insieme fino all’ultimo: Islam Hagag alias Alex Cologno, fresco di patteggiamento per un raid a coltellate fuori da San Siro, e Christian Rosiello, fisico da body builder e identikit da picchiatore tratteggiato dall’indagine della Mobile sulle curve milanesi. Nell’istantanea postata lo scorso weekend da Parigi, così come in tante altre apparse negli ultimi mesi su Instagram (nel privè di un locale esclusivo o stesi al sole su uno yacht), c’è sempre lui, Federico Leonardo Lucia in arte Fedez, a suggellare un legame che va al di là del semplice ruolo di Rosiello come bodyguard tuttofare.

Sì, perché gli accertamenti investigativi coordinati dai pm Sara Ombra e Paolo Storari hanno evidenziato un rapporto consolidato tra il rapper (non coinvolto nell’inchiesta) e il leader indiscusso della Sud, Luca Lucci, finito in manette ieri come i luogotenenti appena rientrati dalla trasferta all’ombra della Torre Eiffel. Il 26 ottobre 2023, gli investigatori intercettano una conversazione tra i due: Fedez chiede una mano al ’Toro’ per aprire le porte di San Siro alla bevanda a marchio Boem sponsorizzata da lui e Jacopo Lazzarini, al secolo Lazza. "Se voi avete una società di consulenza o una società con la quale possiamo lavorare, ma se io vi appalto a voi la distribuzione di Boem? All’interno dello stadio... e vi prendete una percentuale... eh capito? E magari parlare anche con i baracchini, cioè... avere la distribuzione più capillare che si può avere". Lucci non si tira indietro: "Dovrei parlare col responsabile che c’ha tutti i bar dentro allo stadio, che lo conosco bene! È una persona perbenissimo". Di più: il capo ultrà mette sul piatto l’alleanza coi cugini nerazzurri e propone di muoversi anche "con l’Inter, te le faccio mettere in entrambe le partite".

Il 2 gennaio 2024, Fedez chiama ancora Lucci e si auto invita a cena con un amico: la portata principale è il progetto di rilevare l’Old Fashion di viale Alemagna. La notte del 23 aprile, la scena si sposta in un’altra discoteca, il The Club di corso Garibaldi. Ed è una scena piuttosto movimentata: gli attori sono Fedez e il preparatore atletico Cristiano Iovino, che per motivi mai veramente chiariti (anche perché il personal trainer ha rinunciato alla querela) si azzuffano tra i tavolini. Il primo a essere mandato via dai buttafuori è Rosiello, uomo fidatissimo di Lucci piazzato a coprire le spalle del cantante; seguono Fedez e Iovino.

Finita? No, c’è il secondo tempo sotto casa del palestrato romano, al Portello. L’appuntamento è alle 3, ma è una spedizione punitiva: il primo a scendere dal van nero è l’artista (riconosciuto dagli addetti alla sicurezza del complesso residenziale), che si avventa su Iovino in posa da pugile; serviranno le maniere forti di Rosiello e di altri 4-5 aggressori per buttare a terra il personal trainer. Prima di andarsene, un uomo pelato che i vigilantes identificheranno nell’ultrà si avvicina al gabbiotto e cerca di strappare i cellulari: "Tanto vi abbiamo visto bene, sappiamo chi siete e dove trovarvi". Due giorni dopo, Fedez ricompare a casa Lucci: spiega cos’è successo, parla delle provocazioni del rapper Tony Effe e del suo amico ’Jimmy Palestra’ (Iovino). Dopo quell’episodio, l’artista chiede all’amico di trovare una persona più "pirotecnica" per la sua sicurezza. Il ’Toro’ ha il nome che serve: "Tipo Ciano", vale a dire Luciano Romano, altro pretoriano rossonero con precedenti per rissa e resistenza a pubblico ufficiale. "Esatto, bravo", annuisce Fedez. "Eh – si compiace Lucci –. Ciano è un bestione, Ciano è una bestia".