Roma, 14 marzo 2024 - L'Aquila è la capitale italiana della Cultura 2026. A proclamarla il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nel corso della cerimonia in corso a Roma, nella Sala Spadolini del Ministero, alla presenza della giuria presieduta da Davide Maria Desario e composta da Virginia Lozito, Luisa Piacentini, Andrea Prencipe, Andrea Rebaglio, Daniela Tisi, Isabella Valente, e dei rappresentanti di tutte e 10 le città finaliste.
L'Aquila riceverà 1 milione di euro dal ministero della Cultura per attuare il programma di Capitale italiana 2026. Le dieci città finaliste, selezionate da una commissione presieduta da Davide Desario, erano Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), L'Aquila, Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso, Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena).

"Accolgo pienamente e assumo l'impegno di trovare qualche forma per premiare tutte le città finaliste. Adesso vedremo come reperire le risorse, in modo da far vivere tutti questi progetti", ha detto il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, subito prima di proclamare la Capitale italiana della Cultura 2026. L'idea è arrivata dal presidente della commissione, Davide Desario: "La mia proposta al ministro - ha detto - è di integrare il bando istituendo un riconoscimento anche alle altre finaliste".
Il sindaco: “Occasione per ricostruire il tessuto sociale”
'L'Aquila si appresta a vivere il suo quindicesimo anniversario dal sisma: come ho detto nel corso dell'audizione il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura non può essere un risarcimento per quanto accaduto perché non può esserci risarcimento per ciò che il nostro popolo ha sofferto, ma rappresenta un elemento con cui ricostruire il tessuto sociale le nostre comunità'', sono state le parole del sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi.