Giovedì 18 Aprile 2024

La notte di Springsteen Il palco delle polemiche Ma il rinvio non c’è: Bruce canta a Ferrara

Il rocker in scena nonostante le critiche e le condizioni difficili. Il sindaco: non siamo insensibili. I promoter: annullamento impossibile.

di Andrea Spinelli

Nessuna resa, mai. Un sempiterno Bruce Springsteen ieri sera l’ha gridato con tutto il fiato che aveva nei polmoni ai cinquantamila del Parco Urbano Giorgio Bassani di Ferrara, anche se oggi le convinzioni di un inno generazionale come No surrender sembrano crepitargli tra le labbra con un’eco diversa da quella di un tempo. In un contesto drammatico è avvenuta questa rentrée italiana: il Boss si è trovato a fare i conti con la scelta cruciale di rinunciare allo show, alimentando tra i fan arrivati in quest’angolo d’Emilia tra mille difficoltà un’ondata di delusione, o andare in scena comunque accollandosi l’onere di celebrarsi in uno dei momenti più critici della storia regionale.

Alla fine, l’uomo nato per correre ha scelto la via del palco, col bagaglio di polemiche che ne consegue. D’altronde, però, in caso di annullamento, chi avrebbe pagato? Non certo l’artista, pronto a darsi in pasto al pubblico come da contratto senza lasciarsi scalfire più di tanto dagli accadimenti degli ultimi giorni. Non certo il promoter che con grande impegno e difficoltà, causa la pioggia battente, è riuscito ad allestire l’area concerto nei tempi e nel rispetto delle normative pianificate. Pianificate però in condizioni normali, non nel contesto dantesco di ieri. Un pantano tamponato alla meglio con paglia in cui si sprofondava fino alla caviglia, breccino drenante inesistente, controlli esasperati dalle condizioni al limite dell’agibilità, file chilometriche ai varchi, interruzioni della corrente e quant’altro.

"Non siamo insensibili" assicura il sindaco Alan Fabbri, ma "vista l’enorme complessità dello spettacolo, che ha coinvolto migliaia di lavoratori e migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo, non poteva prevedere rinvii o annullamenti".

"Per chi pensa che le decisioni siano state prese per il ‘business’ faccio presente che Barley ha pagato una onerosa assicurazione che poteva essere attivata coprendo i costi ma, allo stato, senza certezza di un immediato recupero della data (sarebbe slittato al 2024 o 2025, ndr), se avessimo pensato solo al business era la decisione che avremmo potuto prendere già la settimana scorsa quando siamo stati sommersi da più di 500 millimetri di acqua" spiega l’organizzatore Claudio Trotta.

"Il numero di spettatori che hanno acquistato il biglietto nelle zone più colpite sono circa 1.400. Se non sono riusciti a venire, gli offriremo di assistere ai concerti di domenica al Circo Massimo a Roma o del 25 luglio al prato della Gerascia, autodromo di Monza. In alternativa, gli riconosceremo un voucher per i nostri concerti o il rimborso".