Lunedì 29 Aprile 2024

Il difensore di serie A. Ndicka, paura passata. Ma nuovi accertamenti

Fitta al petto per il romanista, dimesso ieri dall’ospedale. Scoppia la bufera sui vaccini dopo un post di Malan.

Il difensore di serie A. Ndicka, paura passata. Ma nuovi accertamenti

Il difensore di serie A. Ndicka, paura passata. Ma nuovi accertamenti

Evan Ndicka torna a casa e la grande paura si trasforma in un lungo sospiro di sollievo. Il centrale giallorosso è stato dimesso ieri dopo il ricovero d’urgenza all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine a seguito del malore avuto al 72’ di Udinese-Roma. Una fitta al petto che ha spaventato tutti. Ma già le prime visite svolte al suo arrivo in ospedale avevano escluso che fosse in pericolo di vita, quelle sostenute ieri mattina invece hanno fugato ogni dubbio su eventuali complicazioni che potevano emergere. Il giocatore, infatti, ha passato la notte in modo tranquillo, aspettando l’ok per le dimissioni. Il bollettino medico è stato poi affidato al club giallorosso che parla di un quadro clinico compatibile con un "trauma toracico con minimo pneumotorace sinistro". Dunque nessun infarto o problema cardiaco come scongiurato dagli esami primo e secondo livello che escludono la presenza di patologie cardiache. A Roma sosterrà ulteriori accertamenti, ma oggi è ancora difficile delineare dei tempi di recupero che saranno stimati con più precisione nei prossimi giorni.

E se il presidente del Coni, Giovani Malagò, si complimenta con tutti per la gestione dell’emergenza, il numero uno dell’Aia parla di "un bel momento di sport" fra le due squadre. Non manca però qualche polemica, come quella nata dal tweet di Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato. "Questi episodi sono troppo frequenti e va fatta chiarezza sulle dimensioni numeriche e sulle cause", il post su X che ha chiamato la replica del professor Burioni che ha definito il comportamento del senatore "irresponsabile", aggiungendo che "i numeri sono concordi nell’escludere qualunque correlazione tra vaccinazione e malori cardiaci". "Alcuni politici italiani senza alcuna competenza scientifica e – soprattutto senza conoscere i referti medici – si interessano al caso del giocatore della Roma Ndicka per addurre i soliti sospetti sui vaccini. Gli ricordo che nel calcio italiano sono sempre successi eventi simili, da Manfredonia a Morosini per passare da Curi e Astori, solo per citarne alcuni", così Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale Policlinico San Martino di Genova.