Mercoledì 24 Aprile 2024

Emilia-Romagna flagellata La furia dei fiumi sulle città Case e auto sommerse: due morti, migliaia di sfollati

Da Cesena a Forlì fino a Riccione: soccorsi anche con gli elicotteri. Faenza rivive l’incubo. Treni sospesi, il ministro Musumeci: "Evacuare tutti i piani terra". E oggi ancora pioggia.

di Nicoletta Tempera

Il mattino dopo, gli sfollati non si contano. Sono migliaia. Le case travolte da fango e detriti. Le auto sommerse dall’acqua. Affetti perduti, vite travolte. "Acqua che non si aspetta, altro che benedetta", diceva De Andrè. È quella che ha sommerso, in poche ore, l’Emilia-Romagna e le Marche, parte dell’Abruzzo e della Toscana, toccata da alcune frane. Cesena, dall’alto, è una macchia color terra. Gli alluvionati sono saliti sui tetti per non annegare. Un uomo è morto colto da malore. Un’altro, abitante nel quartiere Romiti a Forlì, dato per disperso, è stato trovato senza vita. A Riccione i gommoni dei soccorritori navigano tra le auto in sosta lungo i viali. A Bologna i residenti delle zone lungo il Savena sono stati obbligati a lasciare le case al piano terra. "Vanno evacuate tutte le persone che abitano al piano terra, nei pressi di qualunque fiume", è il monito del ministro alla Protezione civile Nello Musumeci. La premier Giorgia Meloni assicura: "Il governo segue l’evolversi degli eventi ed è pronto a intervenire fornendo gli aiuti necessari". È un’apocalisse di fango. E non è destinata ad esaurirsi in un giorno. Perché il ciclone tunisino responsabile di queste piogge imperverserà sul versante adriatico ancora oggi, allentando un po’ la presa sulla Romagna, come spiega Pier Paolo Alberoni di Arpae, ma spostandosi tra Bologna e Modena, dove dalla notte "è previsto un aumento delle precipitazioni".

Un territorio che ha mostrato il suo nervo più scoperto. Con i corsi d’acqua che gonfi e violenti hanno seminato distruzione e dolore. Alle 19 erano 900 gli sfollati già messi in salvo dalla Protezione civile. Ma quel dato ancora non conteneva le centinaia di persone soccorse a Cesena dove la furia del Savio ha travolto ogni cosa. Né i residenti del quartiere Romiti a Forlì, che costeggia il Montone, portati via dall’Esercito in serata. Sempre a Forlì la clinica Villa Serena è rimasta al buio. A Riccione l’acqua, rigettata dal mare, ha invaso il centro; a Rimini ha sommerso parchi e giostre. Anche a Faenza, dove il Lamone ha rotto gli argini con la massa d’acqua arrivata alla piazza, e a Ravenna, si continuano a evacuare famiglie. In seimila sono stati invitati a lasciare le proprie case. A Imola è stato evacuato in via precauzionale il paddock nell’autodromo ‘Enzo e Dino Ferrari’ dove da venerdì a domenica si terrà il Gran premio di Formula uno, che ancora non è a rischio. In serata, a Portonovo di Medicina, il Sillaro ha rotto gli argini. E trecento persone sono state portate via dalle loro case.

Se questa è la situazione in Romagna, l’Emilia non è messa meglio. A Bologna il Ravone, in via Saffi, è esondato ancora. Il torrente Savena ha invaso la zona di San Ruffillo e Pianoro, al parco del Paleotto. Le famiglie che vivevano lì sono state portate via. Le condizioni dell’Idice a San Lazzaro hanno spinto a sfollare altre cento persone. E adesso c’è paura anche in città. Frane hanno già interessato i Colli a Bologna, la statale Val d’Idice a Monterenzio, e poi Reggio Emilia, Parma e Modena. Qui i tecnici della Provincia tengono monitorato il Panaro, il Tiepido e il Secchia. Oggi, le scuole in Emilia-Romagna restano chiuse. ISospeso il taffico dei treni altri disagi sono previsti oggi..

Scuole chiuse anche a Pesaro, dove è stato il torrente Genica a provocare allagamenti. A Granarola di Gradara i pompieri con un gommone hanno soccorso un disabile con la compagna e il cane. Lo stato d’emergenza è diffuso. Per arginarlo, sono stati impegnati 930 volontari, solo in Emilia-Romagna, della Protezione civile, al lavoro assieme a vigili del fuoco, operatori del 118, forze dell’ordine ed esercito. "Il governo sta assicurando tutto il supporto necessario alle istituzioni e agli enti – ha detto il vice ministro alle Infrastrutture Galeazzo Bignami (FdI) –. Siamo vicini ai residenti e in continuo collegamento con i Comuni".