Crollo Marmolada, i morti salgono a 7. I dispersi sono 13. I primi nomi delle vittime

I primi nomi delle vittime. I soccorritori: "Probabilità nulle di trovare persone vive". Draghi a Canazei. Soccorsi ripresi dopo un temporale. "Corpi deturpati, identificazione difficile". Cordoglio di Mattarella

Canazei, 4 luglio 2022 - Sette morti, 7 feriti e 13 dispersi il bilancio ancora provvisorio del crollo di un seracco sul ghiacciaio della Marmolada. Sono in corso accertamenti e verifiche sulle targhe di vetture italiane e straniere ancora nei parcheggi attorno a passo Fedaia. A causa di un temporale che si è abbattuto sulla zona della Marmolada, sono stati sospesi i soccorsi per il recupero delle persone rimaste coinvolte nel crollo avvenuto ieri pomeriggio. Poi le ricerche sono ripartite con anche l'impiego di droni.

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Nel pomeriggio la lista dei dispersi è stata aggiornata da 14 a 13 persone di cui 10 sono italiani: un escursionista austriaco che figurava tra i dispersi è stato contatto dalle autorità consolari austriache ed ha dato notizie a metà pomeriggio. Lo fa sapere la Provincia di Trento.

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Fra i dispersi, italiani, tedeschi, cechi e non si escludono anche cittadini romeni. Tra i feriti ci sono due cittadini tedeschi. Gli escursionisti morti sono veneti, trentini e stranieri. Come riferiscono i soccorritori i corpi delle vittime sono deturpati e, quindi, è difficile l'identificazione.

"Le probabilità di trovare in vita i dispersi triturati da una valanga dopo così tante ore sono davvero molto basse, per non dire nulle", ha detto Giorgio Gajer, presidente del Soccorso alpino.

​Le vittime italiane identificate

Le vittime finora identificate in modo ufficiale sono tre. Filippo Bari, residente a Malo, in provincia di Vicenza, aveva 27 anni e lavorava in una ferramenta di Isola Vicentina. Appassionato della montagna ma anche di musica rock, aveva una compagna ed un figlio di 4 anni. Ieri, prima della tragedia, aveva inviato un ultimo selfie ad amici e parenti proprio dalla Marmolada.

Tommaso Carollo era una manager di 48 anni di Thiene, e molto conosciuto nell'Altovicentino. Paolo Dani, infine, era una guida alpina di Valdagno, molto apprezzata e stimata da colleghi e amanti della montagna. Aveva 52 anni ed era molto conosciuto per la sua esperienza.

"La notizia uscita sulla stampa relativa alla morte, sotto la valanga della Marmolada, della guida alpina Davide Miotti, originario di Cittadella (Pd) è allo stato non confermata". Ad evidenziarlo è il legale della famiglia, Massimo Simonini, che in questi difficilissimi momenti per i familiari "invita alla prudenza, risultando il loro famigliare, ancora disperso". Miotti era assieme alla moglie Erica Campagnaro, anche lei risulta tra i dispersi.

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Draghi a Canazei

Il presidente del Consiglio Mario Draghi è giunto a Canazei per fare il punto con Protezione civile, soccorritori e autorità locali sulla sciagura della Marmolada. Il premier è arrivato nella località trentina in automobile da Verona, assieme al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e i presidenti del Veneto e delle province autonome di Trento a Bolzano. "Oggi l'Italia piange queste vittime e si sta stringendo a loro con affetto, ma il Governo deve riflettere su quanto accaduto e deve prendere dei provvedimenti perché quanto è accaduto abbia una probabilità bassissima di succedere o possa addirittura essere evitato", sono state le parole del premier. 

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Cordoglio di Mattarella

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, per esprimere cordoglio e vicinanza per la tragedia della Marmolada. "Il capo dello Stato ha voluto trasmettere anche alla nostra comunità oltre che ai parenti delle vittime il proprio cordoglio. Allo stesso tempo ha espresso parole di gratitudine ai soccorritori che si stanno prodigando, in condizioni non certo facili, alla ricerca delle vittime della grossa frana che ieri pomeriggio ha causato morte e devastazione", ha spiegato Fugatti.