Covid, indice Rt sotto soglia epidemica. Iss: "Omicron oltre il 95%". Colore delle Regioni

Silvio Brusaferro avvisa: "Siamo ancora in una situazione epidemica acuta". In calo la pressione sulle terapie intensive.

Un reparto Covid sempre meno affollato (Ansa)

Un reparto Covid sempre meno affollato (Ansa)

Roma, 28 gennaio 2022 - "Siamo ancora in una situazione epidemica acuta", ha avvisato il presidnete dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, commentando l'andamento del Covid in Italia (qui il bollettino di oggi), dove la variante Omicron è prevalente ormai oltre il 95% dei casi. L'indice Rt è sceso a 0,97, sotto la soglia epidemica, rispetto all'1,31 segnato nella precedente rilevazione. A livello nazionale l'incidenza settimanale è calata a 1823 ogni 100.000 abitanti, rispetto a 2011 del periodo 14 -20 gennaio. E scende ancora la pressione sui reparti di terapia intensiva e in quelli ordinari. Questo quadro di miglioramento generale mostrato dal monitoraggio settimanale della Cabina di regia. La prossima settimana non ci sarà nessun cambio di colore delle Regioni in vista, come ha confermato il ministro della Salute Roberto Speranza ai giornalisti alla Camera: "Oggi non firmo nessuna ordinanza: nessuna Regione cambia colore, non succedeva da tante settimane". 

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Sommario

Omicron oltre al 95%

La variante Omicron il 17 gennaio risultava predominante in Italia con una prevalenza al 95,8%, e con una variabilità regionale tra l'83,3% e il 100%. Quasi scomparsa la Delta che alla stessa data risultava al 4,2% del campione esaminato (range: 0% -16,7%). I dati sono stati forniti dai laboratori regionali e dalla Fondazione Bruno Kessler. Da segnalare che la sorella di Omicron, chiamata Omicron 2, è arrivata in Italia: sono già 9 le regioni che hanno individuato casi della nuova variante.

Incidenza settimanale 

Nel documento si osserva una diminuzione dell'incidenza settimanale a livello nazionale con il dato di 1.823 ogni 100.000 abitanti, dal 21  al 27 gennaio, in calo rispetto a 2011 ogni 100mila abitanti del periodo precedente. L'incidenza settimanale presenta valori più alti nella Provincia autonoma di Bolzano, con il 3258,5 casi per 100mila, poi in Emilia Romagna, 2732,8, e le Marche, 2644,9. "Negli ultimi sette giorni si nota sostanzialmente una decrescita dei casi in tutte le fasce anagrafiche, con l'eccezione di quella 0-9 anni". precisa Silvio Brusaferro. 

Indice Rt

Nel documento l'Iss spiega: "Nel periodo 5 gennaio 2022 - 18 gennaio 2022, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,86 - 1,18), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e al di sotto della soglia epidemica. Lo stesso andamento si registra per l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero. Il rilevamento però risente "dei ritardi nell'inserimento dei dati del flusso individuale" di diverse Regioni e Province autonome "e non si può escludere che tali valori possano essere sottostimati". 

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La campagna vaccinale

"Cresce significativamente il numero di persone che hanno effettuato il booster e quello dei bambini che hanno ricevuto la prima dose, ma resta alta la quota di popolazione che non ha ancora iniziato il ciclo vaccinale", circa 7,7 milioni di italiani. Lo ha reso noto Silvio Brusaferro facendo il punto sulla campagna vaccinale. I "soggetti non vaccinati" risultano essere 2.570.304 tra 5 e 11 anni, 719.953 tra 12 e 19 anni, 449.126 tra 20 e 29 anni, 824.224 tra 30 e 39 anni, 1.183.930 tra 40 e 49 anni, 940.286 tra 50 e 59 anni, 557.087 tra 60 e 69 anni, 332.523 tra 70 e 79 anni e 170.902 over 80.

Ricoveri

Diminuiscono quindi i posti letto occupati per Covid nei reparti di terapia intensiva e in quelli ordinari. L'occupazione delle terapie intensive a livello nazionale questa settimana scende a 16,7%, contro i 17,3% della scorsa settimana. Nei reparti ordinari invece il valore si attesta al 30,4%,  rispetto al 31,6% precedenti. Il maggiore tasso di occupazione dei posti letto per Covid nelle terapie intensive è nella Provincia autonoma di Trento, 27,8%, nelle Marche, al 27,3%, e in Friuli Venezia Giulia, al 23,4%. Per i reparti ospedalieri ordinari svetta la Valle d'Aosta (al 50,3%), in Liguria (al 39,3%), in Sicilia (al 38,1%) ed in Calabria (al 38%). 

Nessun nuovo cambio di colore

Alla luce dell'ultimo monitoraggio lunedì per le Regioni e le province autonome rimarranno i cambi già anticipati: 12 Regioni in zona gialla, 5 in arancione e 3 in bianca. Cioè in arancione Valle d'Aosta, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Abruzzo e Sicilia. In gialla Lombardia, province autonome di Trento e Bolzano, Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Lazio, Puglia, Campania, Sardegna e Calabria. E in bianca Umbria, Molise e Basilicata. 

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La situazione in Europa

"Il quadro europeo mostra una progressiva estensione del colore rosso scuro in quasi tutti i Paesi, a dimostrazione di una elevatissima circolazione del virus in tutto il continente", ha sottolineato Silvio Brusaferro. "La curva è in crescita in numerosi Paesi, ma l'Italia ed altri cominciano a mostrare una inversione di tendenza", ha precisato.