Covid, cosa rischiamo in vista del Natale: il parere degli esperti. Allarme dai dati Gimbe

Cartabellotta: "Serve un piano per l'inverno". Bassetti: "Quarta dose sottovalutata". Pregliasco: "Piano con gli inviti delle feste"

Roma, 21 novembre 2022 - Dopo alcune settimane di rallentamento tornano a crescere i casi di Covid-19, minacciando le feste di Natale a cui ormai manca solo un mese. La ripresa è spinta soprattutto dalle nuove sottovarianti di Omicron, Cerberus e Gryphon. Parallelamente all'aumento dei casi si osservano i primi segnali di un peggioramento sul fronte ospedaliero, con le terapie intensive che durante l'ultima settimana hanno registrato un aumento del 21,7%. Gli esperti rinnovano l'appello alla prudenza in vista delle vacanze, avvertendo anche del pericoloso mix tra Covid, influenza e virus sinciziale

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Natale a Londra, dicembre 2021 (Afp)
Natale a Londra, dicembre 2021 (Afp)

Gimbe: diffusa ripresa, serve un piano 

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva un peggioramento generale della situazione epidemica. Nella settimana 11-17 novembre sono aumentati i casi (+15%), gli attualmente positivi (+8,2%), i ricoveri (+9,8%) e soprattutto le terapie intensive (+21,7%). In diminuzione solo i decessi: sono stati registrati 533 morti contro i 549 del periodo precedente (-2,9%).

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"Anche se al momento è impossibile fare previsioni sugli scenari futuri, i dati confermano una diffusa ripresa della circolazione virale, peraltro sottostimata per il largo utilizzo diffuso di tamponi 'fai da te', di cui s'intravede già un impatto iniziale sui ricoveri in area medica e in terapia intensiva; al tempo stesso assistiamo ad un calo delle somministrazioni delle quarte dosi per anziani e fragili". Lo dichiara Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe.  "Con l'arrivo dei mesi freddi e la permanenza al chiuso, anche senza considerare l'eventuale emergenza di varianti in grado di 'scalzare' Omicron 5, la circolazione virale è destinata ad aumentare. E al momento - nonostante le recenti rassicurazioni del ministro Schillaci alla Camera - ad oggi tutte le azioni di 'discontinuità' del Governo Meloni sono andate nella direzione opposta a quella suggerita dalle autorità internazionali di salute pubblica: ovvero essere preparati e pronti per affrontare eventuali nuove ondate. Si attende pertanto al più presto dall'Esecutivo il piano di preparedeness per la stagione invernale", conclude Cartabellotta.

Andreoni: "Varianti molto contagiose"

"Queste nuove varianti attualmente in circolazione e già presenti in Italia hanno dimostrato un indice di trasmissibilità superiore a 15, per cui ogni persona è in grado di infettarne almeno 15". Lo sottolinea Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). Analizzando i dati, emerge "un insieme di elementi che ci preoccupano e ci devono indurre a tenere alta la guardia". Secondo Andreoni, "ad oggi possiamo ipotizzare con ragionevolezza che le prossime vacanze natalizie, a differenza degli ultimi due anni, potranno essere affrontate con maggiore serenità. Vi sarà comunque il rischio di un incremento dei contagi, che sarà opportuno fronteggiare con il ricorso a quei mezzi di contenimento indispensabili per la limitazione della diffusione del virus. Inoltre è fondamentale ribadire l'importanza della vaccinazione e dei richiami vaccinali con la nuova somministrazione bivalente, che protegge soprattutto i soggetti più fragili dalla malattia grave, coprendo anche la variante Omicron". Non solo. "Abbiamo constatato che l'immunità da vaccino o da malattia non è particolarmente duratura, quindi il richiamo periodico è necessario - rimarca - anche nei giovani, in quanto solo immunizzando un'ampia porzione di popolazione sarà possibile limitare la diffusione del virus e combattere la pandemia".

Pregliasco: "Piano con gli inviti delle feste"

Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, il picco di questa nuova 'onda' è atteso dopo la metà di dicembre, e ci accompagnerà nel periodo di Natale. E la protagonista sarà la famiglia Cerberus, già arrivata al 30,7% nell'ultima flash survey diffusa dall'Iss. Come affrontare le feste in arrivo e i momenti conviviali ad elevato mix sociale che ci aspettano? Il docente di Igiene dell'università Statale di Milano cita fra gli strumenti da valutare: vaccini, mascherine, attenzione all'eccesso di folla alle riunioni di famiglia e fra amici. "Non è facile dare indicazioni specifiche sul Natale - sottolinea Pregliasco - però davvero occorre ricordare che le persone fragili ancora possono avere effetti pesanti" da Covid "e quindi preserviamole, in termini di utilizzo delle mascherine e di esecuzione della quarta dose. E magari limitando un po' il numero delle persone" nei ritrovi festivi, ai pranzi o ai cenoni. Per quanto riguarda i tamponi pre-incontri, "nell'immediatezza non è detto che servano più di tanto, per via della presenza dei falsi negativi", osserva il virologo. Lo sappiamo e lo abbiamo visto anche dal Grande fratello", dove nonostante i controlli costanti sono stati registrati diversi positivi. 

Bassetti: "Troppi anziani senza quarta dose, rischio altissimo"

"Gli anziani, soprattutto gli over 80, stanno sottovalutando la vaccinazione anti-Covid e anche quella antinfluenzale. Questo è un errore e un rischio altissimo in vista del Natale che non possiamo permetterci", avverte Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. Secondo Bassetti, "potrebbe essere un Natale con tante persone influenzate" quindi "se vogliono passare delle belle vacanze a dicembre con i nipoti e i figli, soprattutto in compagnia degli anziani e dei fragili, occorre che questi ultimi si vadano a vaccinare contro Sars-CoV-2 e contro l'influenza. Stiamo vedendo tantissime persone che nel 2022 non hanno fatto la vaccinazione anti-Covid - rimarca - parliamo di over 80 che non possono prescindere dalla quarta dose".