Variante Cerberus, perché se ne parla. "Nuova ondata Covid a novembre"

La mutazione del Sars-Cov2 BQ1.1 appartiene al ceppo Omcron 5 ma è più capace di sfuggire ai vaccini. "In Italia già al 10-15%, non un buon segnale"

Roma,, 28 ottobre 2022 - La variante Cerberus è sorvegliata speciale in un contesto di drastico allentamento delle restrizioni anti Covid. Si tratta di una delle tantissime mutazioni sequenziate del virus Sars-Cov2, codificata in gergo tecnico come BQ1.1: è "figlia" di  BQ.1, a sua volta sottovariante di Omicron BA5, ceppo ad oggi prevalente nel mondo al 77,1% contro il 5,4% di BA4 e il 4,3% di BA2 (Omicron 1 è sotto l'1%, non pervenuta Omicron 3).

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Il bollettino del 28 ottobre

Analisi Covid in laboratorio
Analisi Covid in laboratorio

Cerberus è già stata segnalata in 65 Paesi del pianeta e L'Ecdc prevede che con B.Q1 diventerà dominante da metà novembre all'inizio di dicembre. "Si stima che in Italia sia già al 10-15%", avverte  Massimo Andreoni, primario di infettivologia al Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (oggi la notizia del primo caso nelle Marche). Ma perché BQ1.1 è all'attenzione degli esperti? 

"Sappiamo che ha una evasione immunitaria che preoccupa e i monoclonali non sono efficaci", spiega ancora Andreoni. E questo "non è un buon segnale per i prossimi mesi. Speriamo non ci dia problemi". Ad oggi l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) stima un aumento della trasmissione ma non si registrano cambiamenti nella gravità della malattia. Per Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccinale dell'Agenzia europea dei medicinali (Ema), "non si sa ancora se sarà più trasmissibile o causerà una malattia più grave rispetto alle varianti BA4 e BA5". Quello che si sa è che ha una maggiore capacità di sfuggire all'immunità conferita dalla vaccinazione".

L'epidemia di Covid in Italia è in fase sostanzialmente stabile, secondo i dati relativi all'ultima settimana si rileva un lieve calo di tutti gli indici (Rt, nuovi casi, ricoveri). Ma l'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) avverte: ci sarà una nuova ondata legata alle nuove sottovarianti di Omicron. "Nei prossimi 30 giorni si prevede un aumento del 4,9% dei casi di Covid-19 in Italia - dice Cavaleri - che passerebbero così dai 499.999 positivi del 25 ottobre a circa 524.500". La situazione è incerta perché è difficile prevedere come si muoverà Cerberus