Lunedì 4 Novembre 2024

Cellulari e tablet vietati a scuola, Valditara: “Stop anche per motivi di studio”

La nuova stretta annunciata dal ministro dell’Istruzione per elementari e medie. Roccella: “Avanti anche sul parental control”

Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato una nuova stretta sui telefonini a scuola

Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato una nuova stretta sui telefonini a scuola

Roma, 22 gennaio 2024 – Telefonini e tablet vietati alle elementari e medie anche per scopi didattici: il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha anticipato al Foglio le nuove linee guida per la scuola.

La decisione, ragiona il ministro, è stata presa sia per questioni di didattica sia perché spesso l’utilizzo improprio di smartphone e tablet diventa nel rapporto tra studenti e docenti un elemento di tensione, che in alcuni casi porta anche all’aggressione del personale scolastico. Meno distrazioni, più responsabilità.

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Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato una nuova stretta sui telefonini a scuola
Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato una nuova stretta sui telefonini a scuola

“Difendere il corpo docente”, dice Valditara, “significa difendere il principio di delega e di autorità che è l’architrave non solo del sistema scolastico ma anche del sistema democratico”.

Telefonini a scuola: cosa succede negli altri Paesi

Meno di un Paese su quattro, ha notato l’Unesco, vieta l’uso degli smartphone nelle scuole. Nel 2018, la Francia ha vietato i telefoni cellulari alle elementari e alle medie. Successivamente la stessa strada è stata imboccata da Svezia, Finlandia e Olanda. Già nel 2022, Valditara diffuse una circolare per ribadire un divieto che era stato in verità già previsto nel 2007: niente cellulari in classe alla scuola dell’infanzia e alle elementari. Con le prossime linee guida si va avanti su questa strada.

Roccella: “Abbiamo istituito il parental control”

“Abbiamo istituito il parental control e quindi ora dobbiamo cercare di farlo utilizzare al meglio”. Lo ha detto la ministra della Famiglia e delle Pari opportunità, Eugenia Roccella, a Firenze a margine dell’evento di Trenitalia “Il treno del ricordo” alla stazione di Santa Maria Novella. “Per adesso, le aziende hanno chiesto un anno di tempo per adeguare i nuovi device ed inserire di routine questa cosa - ha aggiunto Roccella - cioè il controllo parentale nei telefonini essenzialmente ed in tutti i device, e quindi noi vogliamo sollecitare la responsabilità genitoriale perché i ragazzi oggi sono esposti a siti inadeguati, e non solo siti, che necessitano invece di maggior controllo da parte dei genitori”. Il parental control, ha ricordato la ministra, “serve perché sappiamo che l’età in cui i bambini cominciano ad essere esposti ad esempio a siti pornografici è sei anni, quindi dobbiamo intervenire e noi siamo intervenuti in questo senso”.