di Nino Femiani
NAPOLI
"Lo Stato mantiene un altro impegno preso coi cittadini – dichiara la premier Giorgia Meloni –. Avevamo annunciato che il lavoro del governo a Caivano non era affatto concluso e che sarebbe andato avanti. Così è stato. Oggi (ieri, ndr) è iniziata la ‘fase 2’ del programma di riqualificazione e rigenerazione urbana portato avanti negli ultimi 15 mesi, con lo sgombero degli alloggi occupati abusivamente al Parco Verde da soggetti condannati per reati di camorra. Siamo già al lavoro – aggiunge la presidente del Consiglio –, anche grazie a una sinergia tra pubblico e privato, per raggiungere il prossimo obiettivo, che è la riqualificazione degli immobili del Parco Verde".
Alle 10 del mattino, il Parco Verde è in stato di assedio. Blindato, con elicotteri che sorvolano l’area e con 800 tra poliziotti, carabinieri, fiamme gialle e vigili del fuoco che "espugnano" 36 appartamenti da decenni in mano agli abusivi, talvolta camorristi o autorizzati (dietro pagamento) dai capi-piazza. Si tratta solo del primo passo di un piano più ampio: sono stati individuati ben 240 casi di occupazioni abusive e contestati reati a 419 persone. Lo ‘sgombero di Stato’ in quello che fino a pochi mesi fa era un fortino presidiato dalla criminalità, non è privo di tensione. Molti chiedono che venga fatta distinzione tra occupazioni legate alla criminalità organizzata e quelle dettate da necessità economiche. "La camorra, ma quale camorra’?", scuote il capo un uomo. "L’assegnatario ha lasciato la casa a mia moglie, lei non ha precedenti, si può sapere che occupazione è?". Ma per il giudice la sua posizione non è considerata sanabile, lui e la moglie non sono occupanti legali e devono sloggiare.
Molti dei 240 nuclei familiari, bollati come abusivi, hanno presentato istanza di regolarizzazione al Comune, attualmente amministrato da una commissione straordinaria (il Comune di Caivano è sciolto per camorra). La loro sorte dipende dalla possibilità di applicare il regolamento regionale numero 11 del settembre 2019, che prevede forme di sanatoria anche per tali situazioni, ma sarà la Procura di Napoli Nord ad avere l’ultima parola sulla revoca dei sequestri, anche di fronte a provvedimenti amministrativi di regolarizzazione.
Il Parco Verde è da anni simbolo di marginalità sociale e criminalità. Nel 2023, c’è stato lo stupro di due giovani cuginette, un evento che ha scosso l’intero Paese. Da allora, grazie anche all’appello del parroco Maurizio Patriciello e all’intervento diretto del governo, sono stati avviati significativi interventi di recupero.