Sabato 31 Agosto 2024

Appesa alla speranza: "Mio marito ha ustioni su tutto il corpo"

Busetto, 59 anni, è ricoverato all’ospedale di Pisa. La moglie: non riusciamo a spiegarci cosa sia successo. .

Appesa alla speranza: "Mio marito ha ustioni su tutto il corpo"

Appesa alla speranza: "Mio marito ha ustioni su tutto il corpo"

"È una vita che mio marito fa questo lavoro in giro per l’Italia. Sicuramente se avesse saputo che qualcosa non tornava avrebbe trovato il modo di sistemarla". Parole spezzate, quelle pronunciate dalla moglie di Sandro Busetto, l’operaio 59enne ricoverato al Centro Ustioni dell’ospedale di Cisanello di Pisa per le gravi ferite riportate nell’esplosione della centrale idroelettrica di Enel Green Power di Suviana.

Busetto, padre di due figlie, ha ustioni di secondo e terzo grado nel 40 per cento del corpo ed è ricoverato in prognosi riservata in uno dei centri di eccellenza della sanità toscana. A preoccupare i medici, più che le ustioni – sembra localizzate nella parte posteriore delle gambe e sulle mani – sarebbero i fumi respirati, in quei drammatici momenti, che potrebbero avere causato un grave danno inalatorio. La situazione è ancora estremamente delicata. I parenti sono arrivati ieri mattina all’ospedale di Cisanello nella speranza di ricevere buone notizie dal personale sanitario.

"Vedremo e capiremo come è andata – dice visibilmente scossa la moglie di Busetto – io non so spiegarmelo e non ho ricevuto informazioni dirette e precise su quanto accaduto. Credo che l’esplosione sia stata una terribile disgrazia dovuta a chissà cosa. Purtroppo però al momento non sappiamo niente, l’azienda non ci ha dato informazioni". Ma i familiari dell’operaio di Venezia una certezza ce l’hanno: "Sandro è un lavoratore molto esperto e avrebbe fatto tutto il possibile per tutelarsi". Insieme alla moglie, il fratello di Busetto che lo definisce come "la persona più scrupolosa del mondo".

Non c’è recriminazione, né rabbia in questo momento nelle loro parole. Il tormento certamente è enorme e non può essere altrimenti: per loro sono ore di angoscia, appesi alla speranza. I medici li aggiornano con cautela sul quadro clinico che è in costante monitoraggio. È un dolore composto e pieno di dignità quello della famiglia Busetto.

Mario Ferrari