INCENTIVARE L’EFFICIENZA energetica non è soltanto uno slogan "di moda", ma un vero e proprio principio giuridico adottato dall’Unione europea, che si è impegnata a ridurre le emissioni nette di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 (rispetto ai valori del 1990). L’obiettivo può essere raggiunto solo con il coinvolgimento di vari campi di applicazione: dall’uso di fonti rinnovabili al controllo sullo sfruttamento del suolo, dalla mobilità verde all’efficientamento energetico degli edifici. A proposito di rinnovabili, la buona notizia è che in Europa corrono sempre più veloci, trainate soprattutto da solare ed eolico. In Italia, un recente studio ha confermato che, alla fine del 2022, si sono raggiunti i 1.989 MW di nuova potenza installata (+146% rispetto allo stesso periodo del 2021).
In questo scenario si prepara a debuttare K.EY – The energy transition Expo: cioè la fiera, a cura del gruppo riminese Italian exhibition group, di riferimento in Italia, Africa e bacino del Mediterraneo su tecnologie, servizi e soluzioni integrate per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, in programma dal 22 al 24 marzo al quartiere fieristico di Rimini.
È la prima volta che l’evento – da sempre abbinato alla storica kermesse ‘Ecomondo’ – si presenta da solo, con format e nome nuovi e un’inedita collocazione in primavera, a meno di tre mesi di distanza dall’ultima edizione di Key Energy. Eppure, il riscontro ha già superato le aspettative: sono arrivate, infatti, numerose adesioni a livello nazionale, europeo ed extraeuropeo, che confermano l’interesse del mercato per questi temi. Si prevedono il raddoppio dell’area espositiva, distribuita all’interno di 12 padiglioni, un aumento di oltre il 30% dei brand (con la presenza dei principali leader di mercato in tutti i settori) e un ampliamento significativo delle filiere.
"K.EY – The energy transition Expo valorizza l’esperienza maturata da Key Energy nel corso delle 15 edizioni precedenti e mantiene stretto il legame con Ecomondo", assicura Christian Previati (nella foto), Exhibition manager di Ieg, "ma si pone obiettivi ancora più ambiziosi: rafforzare la propria leadership su efficienza e transizione energetica e consolidare il ruolo di network di riferimento per tutti gli operatori coinvolti. Dopo il successo dell’ultima edizione, ci siamo resi conto che l’estrema attualità di questi temi richiede un approfondimento ulteriore: è necessario ragionare sulle opportunità di sviluppo, crescita e occupazione aperte dalla transizione energetica. Sarà un passaggio cruciale per i governi, i cittadini e l’intero mondo produttivo". Da non trascurare, inoltre, il respiro internazionale della manifestazione, cui parteciperanno oltre 500 brand espositori, molti dei quali provenienti dall’estero. Grazie al supporto di Ice - Agenzia per la promozione internazionale delle imprese italiane, saranno presenti 200 delegati provenienti da Sud Europa, Balcani, Africa sub-sahariana, Medio Oriente e Cina.
"La manifestazione", prosegue Previati, "sarà articolata in sei aree espositive tematiche (una per ciascuno dei sei settori della manifestazione), delineate con l’obiettivo di esplorare il tema dell’efficienza energetica da tutti i punti di vista: Sec – Solar exhibition & conference, dedicata al fotovoltaico; Wem – Wind expo for med, riservata a tecnologie e servizi per la realizzazione e gestione di impianti di produzione da energia eolica on-shore e off-shore; HYe, incentrata su tecnologie e progetti per la produzione e stoccaggio di idrogeno; Effi – Energy efficiency expo, trasversale a tutti i settori protagonisti della transizione energetica e dedicata a efficienza energetica e stoccaggio in ambito industriale e nell’edilizia, con i servizi a disposizione delle aziende per ottimizzare i propri consumi energetici e contribuire alla decarbonizzazione; eME – e-Mobility expo, focalizzata su mobilità elettrica e sostenibile, infrastrutture di ricarica e servizi di mobilità interconnessa; e, infine, Sustainable city, il progetto speciale sulla trasformazione delle città secondo il modello della ‘smart city’". Sotto la cupola del quartiere fieristico, nella cosiddetta ‘Innovation square’, ecco l’area dedicata a start-up e scale-up, ovvero alle giovani aziende e agli innovatori green italiani e internazionali che offrono prodotti e servizi legati alla transizione energetica. Ampio spazio è riservato, inoltre, al ‘Sustainable building district’ (letteralmente, "distretto degli edifici sostenibili"), un’area interamente incentrata sull’edilizia sostenibile e piattaforma di riferimento per aziende, professionisti, costruttori, immobiliaristi e stakeholder pubblici e privati che hanno come priorità la progettazione ‘green’.
K.EY si conferma luogo di confronto, formazione e discussione sulla transizione energetica, nonché evento in grado di connettere fra loro gli operatori del settore, ampliare i contatti e rimanere informati sulle evoluzioni tecnologiche e di mercato. Sarà l’occasione per approfondire il tema dell’efficienza energetica a 360 gradi (dai processi produttivi e industriali all’edilizia, dall’illuminazione pubblica e privata, fino a mobilità, trasporti e logistica), grazie al ricco palinsesto di convegni internazionali (oltre 40) messo a punto dal comitato tecnico-scientifico di K.EY. Presieduto dal professor Gianni Silvestrini (direttore scientifico del Kyoto Club), il comitato è formato da rappresentanti di varie istituzioni, associazioni industriali di categoria, associazioni tecnico-scientifiche, enti pubblici e privati e fondazioni: tra i nomi più noti, Coldiretti, Confindustria, Confagricoltura, Legambiente, Enea e la Regione Emilia-Romagna.