A ottantatrè anni suonati non ha perso sorriso, schiettezza, ironia. E la voglia di girare il mondo parlando ovviamente di pallone. Incontriamo Josè Altafini a Milano per un evento legato a Gianni Brera: è appena rientrato dal Brasile dove ha vissuto praticamente in “diretta“ la clamorosa eliminazione dei carioca da Qatar 2022. "Ma ero in viaggio di lavoro, eh... sono sempre attivissimo. Ho appena concluso un accordo per 14 campi in erba sintetica...".
Ha visto anche lui le immagini in arrivo da Dubai anche se candidamente ammette: "Questo Mondiale mi sta annoiando". Però il campione che da ragazzino in Brasile veniva chiamato “Mazzola” per i “gollasi”, la tv l’accende eccome. Vero, la sua attività per conto della sua azienda lo impegna tantissimo, ma questo perché "ho ancora la vista buona, giro in lungo e in largo in automobile e quasi tutti i giorni parto dalla mia casa di Alessandria verso la bergamasca, dove ha sede l’Italgreen che si occupa di campi in sintetico. Mi fa sentire ancora vivo, e poi mica posso vivere solo con la pensione...". Però il calcio resta il suo grande amore.
Un’altra disfatta per il Brasile, come è stata vissuta dai suoi connazionali?
"Male, molto male. Prima erano depressi, ora sono arrabbiatissimi. E hanno ragione. C’erano tante aspettative ma l’atteggiamento in campo è stato sbagliato e a molti ha ricordato quel che è accaduto nel 1982. Ricordate? Italia-Brasile, Falcao segna il 2-2, basta il pareggio per passare e invece vanno tutti in avanti. E Paolo Rossi li punisce. Così ha fatto la Croazia: il Brasile era in attacco mentre doveva difendere il vantaggio, ed ecco il patatrac... con la beffa dei rigori"
Per chi le toccherà tifare ora?
"Che domanda terribile... credo per nessuno. I francesi sono antipatici e l’Argentina... insomma, io sono un brasiliano, secondo voi posso mai esultare per un Mondiale vinto dai nostri rivali di sempre? Però..."
Però? Continui pure...
"Leo sta facendo qualcosa di straordinario, e il talento è immenso. Diciamo che la coppa se la meriterebbe pure...".
Le altre foto del Mondiale quali sono?
"Ne ho parecchie: cominciamo dal Marocco, la rivelazione per tutti. E’ vero, una squadra simpatica, ha ottenuto grandi risultati ed eliminato squadre importanti. Ma per me è l’anticalcio. Se in passato parlavano di catenaccio all’italiana allora questo cos’è? Sono lì tutti chiusi in difesa... bravi loro ma lo spettacolo è un’altra cosa".
La seconda pillola per chi è?
"Per Giroud, un attaccante straordinario. Il migliore in assoluto del Mondiale, per il fiuto del gol, per il senso della posizione, per tutto. Magari non regge tutte le partite ma è stato fondamentale. E potrà esserlo ancora".
La delusione?
"Dico Vlahovic. Grandi potenzialità, sembra davvero forte. Ma alla fine cosa resta? Chi si ricorderà di lui?".
Fra un po’ ricomincia il campionato...
"Non vedo l’ora, è un campionato bello e incerto. Mi incuriosisce vedere come si ripresenta il Napoli, e soprattutto vorrei vedere come risponderanno Milan e Inter. I rossoneri sono nel mio cuore, con me hanno sempre un pensiero gentile. Sa che mi hanno mandato la maglia celebrativa dello scudetto? Maldini sta facendo un grande lavoro e poi con un Giroud così possono arrivare ovunque. Ibrahimovic? Vediamo, ma deve fare i conti con l’età. Però le rivelo una cosa..."
Siamo qui ad ascoltarla...
"Mi hanno detto che qualche anno fa ai rossoneri fu proposto un certo Haaland. Non credo costasse quanto oggi, però qualcuno non era proprio convinto. Immaginatevi un Milan con il bomber norvegese..."