Giovedì 16 Maggio 2024

Giappone paralizzato dal tifone: quasi 600mila evacuati

Il tifone Neoguri, uno dei più potenti degli ultimi decenni registrati a luglio, sta paralizzando l'isola di Okinawa

I danni del tifone Neoguri

I danni del tifone Neoguri

Roma, 8 luglio 2014 - Il tifone Neoguri, uno dei più potenti della stagione estiva, sta paralizzando l'isola di Okinawa, estremo sud del Giappone. Le autorità locali hanno reso noto che quattro persone sono rimaste ferite, 550mila sono state evacuate, e un uomo è stato dato per disperso mentre era su una barca da pesca nel nord dell'isola. 

L'EVACUAZIONE - Tra gli evacuati, 55.000 residenti sono relativi all'isola di Miyako, la prima interessata dall'avviso di allerta di "massimo livello" deciso ieri dalla Japan meteorological agency (Jma), il primo finora emesso in linea con la nuova scala di prevenzione dei disastri decisa ad agosto del 2013. Sono invece 138.000 quelli residenti della città di Okinawa, invitati a trasferirsi nei rifugi designati o a restare nelle strutture capaci di resistere ai forti venti fino a 250 km/ora. La Jma ha confermato e addirittura ampliato l'allerta di massimo livello, soprattutto sull'isola di Okinawa.

I DANNI - Sono oltre 22.000 le famiglie rimaste senza luce in piu' di 20 municipalità, secondo quello che riporta l'Okinawa Electric Power. Gli aeroporti sono chiusi e le truppe americane di stanza sull'isola hanno annullato tutte le attività all'aperto. L'Agenzia meterologica del Giappone ha comunicato che potrebbero registrarsi onde alte fino a 14 metri e raffiche di vento fino ai 240 chilometri all'ora.   Il tifone, ottavo della stagione e che si muove alla velocita' di 30 km/ora, si dirige verso nord e precisamente sull'isola di Okinawa. Poi dovrebbe virare a est e toccare, in successione, le isole di Kyushu e Honshu, fino a giunger alla capitale Tokyo, dove dovrebbe arrivare come 'semplice' tempesta tropicale. Il tifone Neoguri è stato presentato come il più potente registrato negli ultimi decenni, ed è verosimile che i danni all'agricoltura e al turismo siano ingenti.