Sabato 18 Maggio 2024

Strage di Tunisi: Torino scende in piazza contro il terrore

Il sindaco Piero Fassino: Oggi la strategia è cambiata non si colpiscono solo più i simboli, ma le persone normali per incutere il massimo della paura. Non ci piegheranno, non ci fanno paura"

Fiaccolata contro il terrorismo a Torino (Lapresse)

Fiaccolata contro il terrorismo a Torino (Lapresse)

Torino, 19 marzo 2015 - Torino si mobilita per dire no al terrorismo e scende in piazza davanti a Palazzo Civico, all'indomani dell'attentato di Tunisi, che è costato la vita, tra gli altri, a 3 piemontesi. A lanciare l'appello per un presidio contro il terrorismo era stato ieri Piero Fassino, sindaco della città. In piazza numerosi i primi cittadini dei comuni della provincia, tra cui San Mauro, dove abitava una delle ultime vittime accertate, Antonella Sesino, dipendente comunale a Torino. Davanti a palazzo Civico tanta gente comune con fiaccole, striscioni, anche tunisini con il cartello "Je suis Bardo".  

La comunità torinese tunisina ha deposto una corona di fiori sul palco delle autorità , dove oltre al sindaco c'erano Il prefetto Paola Basilone, il questore Antonino Longo, il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, oltre al sindaco.  Alla manifestazione è intervenuta anche il console generale di Francia Edith Ravaux, che ha ricordato come i torinesi si siano mobilitati in occasione dell'attentato a Charlie Hebdo. "Come cittadina del mondo vi porgo il mio personale cordoglio, Je suis Francesco e Je suis Orazio, Je suis tutte le vittime in Tunisia". Il rappresentante della comunità tunisina a Torino, Hassi Haj sassi ha invitato tutti a "non aver paura, a non darla vinta al terrorismo e ai sentimenti di islamofobia".

Fassino ha concluso la manifestazione ricordando le vittime del tragico attentato. Il sindaco ha parlato di un "tributo di sangue altissimo, che ci ha messo di fronte a tragedie troppe volte conosciute, a partire dal l'attentato alle torri gemelle di New York". E continua: "Colpire ovunque, colpire chiunque è la strategia del terrorismo oggi. Torino ha conosciuto negli anni Settanta la barbarie del terrorismo, che allora colpiva simboli, come magistrati, giornalisti, forze dell'ordine. Oggi la strategia è cambiata non si colpiscono solo più i simboli, ma le persone normali per incutere il massimo della paura. Non ci piegheranno, non ci fanno paura".  "Garantire stabilità riguarda le istituzioni internazionali, ma è anche responsabilità di ogni nazione. È di grandissimo conforto che ieri a Tunisi siano scese in piazza migliaia di persone. Dobbiamo sostenere chi in quei paesi si batte per garantire stabilità e democrazia" ha concluso.