Formula 1, Ferrari, l'esultanza di Sebastian Vettel (Ansa)
di LEO TURRINI
Entusiasmo alle stelle. Delirio nazionalpopolare. Titolo al galoppo in Borsa. Le reazioni al trionfo Ferrari in Australia riempiono di orgoglio chi ha il cuore Rosso. Al tempo stesso, ci sono cinque cose sulle quali Sergio Marchionne, il presidente, si aspetta un altro, decisivo salto di qualità.
1) La pole. Dal remoto 2008 la Ferrari ha smesso di essere competitiva sul giro secco. In due anni Vettel ha firmato una pole. Alonso fece pure peggio. E la colpa non spetta ai piloti. Per sognare in grande, il Cavallino deve nitrire anche al sabato.
2) I sorpassi. Il punto precedente si somma alla certezza che con le nuove macchine i sorpassi in pista saranno difficilissimi. Quindi, partire davanti con le due vetture, una delle quali almeno sempre in prima fila, diventa una necessità.
3) La duttilità. Essere competitivi per il mondiale significa essere competitivi su ogni tipo di tracciato. La Ferrari a passo corto come si adatterà ai curvoni del Gp della Cina, tra meno di due settimane?
4) Gli sviluppi. Tasto battuto e ribattuto. Gli aggiornamenti in corso d'opera saranno fondamentali. Da anni la Ferrari non riesce mai a progredire strada facendo. Urge inversione di tendenza.
5) Due macchine. In una battaglia ravvicinata con la Mercedes, di Ferrari ne servono due. Raikkonen a Melbourne non aveva un'auto perfetta. La Rossa ha bisogno di una coppia d'attacco...
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