Lunedì 29 Aprile 2024

Siria, 51 diplomatici Usa a Obama: "Bombarda Assad"

I diplomatici americani criticano duramente la strategia di Obama in Siria e chiedono di colpire l'esercito di Damasco, anxche perché i russi bombardano i ribelli aiutati dal Pentagono

Aleppo dopo un bombardamento russo (Ansa)

Aleppo dopo un bombardamento russo (Ansa)

Washington, 17 giugno 2016 - Il presidente americano, Barack Obama, non vede una soluzione militare contro la Siria. Lo afferma Jennifer Friedman, una delle portavoce della Casa Bianca, sottolineando che Obama è concentrato sulla minaccia posta dall'Isis. 

Questa la risposta del presidente Usa a ben 51 diplomatici americani che avevano criticano duramente la strategia di Obama in Siria. Univoca la richiesta all'inquilino della Casa Bianca: autorizzare raid aerei contro Assad, per fermare le continue violazioni del cessate il fuoco da parte delle forze di Damasco. 

La richiesta è arrivata su un canale interno del Dipartimento di Stato, riservato alle critiche nei confronti della politica ufficiale di Washington da trasmettere ai superiori.

Decine di anonimi diplomatici americani caldeggiando il ricorso alla forza militare contro il regime di Bashar al-Assad per le sistematiche violazioni del cessate-il-fuoco e gli incessanti abusi a danno dei diritti umani in Siria.

Gli aderenti in particolare avrebbero chiesto un ricorso "giudizioso", accorto, ora allo "stallo" ora invece "alle armi aeree": espressione, quest'ultima, con cui sembra alludersi al lancio di missili da crociera, all'impiego dei droni, se non addirittura a bombardamenti diretti da arte degli Stati Uniti in territorio siriano. 

L'indiscrezione arriva dal New York Time e non è stata smentita dalle autorità competenti, anzi: John Kirby, portavoce del dicastero interessato, l'ha indirettamente confermata ammettendo che "siamo a conoscenza" della presa di posizione contro-corrente, espressa "molto di recente" e il cui contenuto, naturalmente segreto, è adesso "al vaglio". 

Le divisioni a Washington a fronte della prudenza adottata da un Barack Obama quasi a fine mandato sarebbero state acuite ulteriormente dalla notizia, diffusa da fonti del ministero della Difesa statunitense, secondo cui l'Aviazione della Russia, tradizionale alleato di Assad, oggi avrebbe attaccato formazioni insurrezionali che si battono anche contro lo Stato Islamico, e nelle cui file sarebbero compresi "individui i quali hanno ricevuto sostegno dagli Stati Uniti", che cioè ne sarebbero stati addestrati e armati.