Giovedì 16 Maggio 2024

Delitto Rosboch, Gabriele: datemi l'egastolo, ma mia madre non c'entra

Prime ammissioni del giovane in carcere per l'omicidio dell'insegnante di Castellamonte

I mille volti di Gabriele Defilippi

I mille volti di Gabriele Defilippi

Torino, 22 giugno 2016 - "Io e Obert abbiamo sbagliato, siamo entrambi colpevoli, se devo prendere l'ergastolo è giusto così, ma mia madre in questa storia non c'entra nulla". Lo ha detto oggi, dinanzi al procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando, Gabriele Defilippi, il giovane accusato dell'omicidio di Gloria Rosboch, l'insegnante di Castellamonte uccisa lo scorso 13 gennaio e il cui cadavere è stato ritrovato un mese dopo nella cisterna di una disarica abbandonata del Torinese. 

L'incontro con il pm Ferrando, durato 6 ore, è stato chiesto dallo stesso 23enne, che ha continuato a difendere la madre Caterina Abbattista mentre ha puntato di nuovo l'indice contro l'amico-amante 55enne Roberto Obert. "Grazie agli psichiatri che lo stanno seguendo Gabriele ha intrapreso un percorso importante, prendendo coscienza di quello che ha fatto e ora è più lucido", ha spiegato il legale del giovane Pier Franco Bertolino. Il giovane si è detto "pentito" e annunciato di avere interrotto lo sciopero della fame che lo ha portato a dimagrire fino a 55 chili. Inoltre ha ringraziato l'équipe di psicologi che lo seguono in carcere in questo periodo.

Un atteggiamento ben diverso da quello del ragazzo con una quindicina di profili Facebook e la passione per i travestimenti, che non ha esitato a promettere all'ex insegnante una vita insieme in Costa Azzurra in cambio di una cospicua somma di denaro. Quasi 190 mila euro, in contanti, spariti dal conto corrente dell'insegnante, consegnati a Defilippi per quella finta promessa e finiti chissà dove. Gli inquirenti dovranno ora valutare le sue affermazioni e stabilire se si sia davvero pentito. Il giovane è in carcere dal 18 febbraio scorso come Obert e la madre.