Giovedì 9 Maggio 2024

Padoan all'Ue: "Abbiamo diritto di chiedere flessibilità"

Botta e risposta tra il ministro dell'economia e Juncker. Che risponde: "La nostra non sarà rigida politica di austerità"

Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan

Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan

Roma, 3 febbraio 2016 - Il tema flessibilità dei conti pubblici è di nuovo terreno di confronto tra Roma e Bruxelles, con un nuovo botta e risposta tra il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan e il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker. "Ci auguriamo che la risposta sull'ammissibilità della richiesta italiana di flessibilità sia sciolta presto da parte della Commissione Ue in modo da evitare l'incertezza che non aiuta la crescita", ha detto Padoan durante un incontro all'Aspen con il Cancelliere dello Scacchiere britannico George Osborne, prendendo le difese dell'esecutivo e del premier Matteo Renzi che da settimane è in prima linea nel chiedere meno rigidità sulle regole del deficit. "Lo sforzo di riforme dell'Italia è quello che ci porta a chiedere con tutto il diritto la gestione di una politica fiscale più flessibile come previsto dalle regole europee, non è una cosa che ci stiamo inventando", ha aggiunto. 

Parole a cui risponde indirettamente Juncker dal Parlamento europeo, con toni concilianti. Gli elementi di flessibilità introdotti dalla Commissione europea nell'interpretazione del Patto di stabilità e crescita, ha detto, "sono largamente sufficiente per permettere ai diversi paesi, anche quelli alle prese con le peggiori difficoltà, di poter proporre bilanci che corrispondono a tutte le regole ed esigenze". "Non è vero", ha detto il presidente della Commisisone europea rispondendo agli appunti mossi da alcuni eurodeputati durante il dibattito sul prossimo Consiglio europeo, "che la commissione non si dovrebbe occupare dei bilanci nazionali. C'è un trattato, c'è un patto di Stabilità e crescita, ci sono le raccomandazioni paese per paese, ci sono dibattiti all'interno dell'Eurogruppo e del Consiglio. La Commissione deve giocare il suo ruolo, questo è vero sia per quei bilanci nazionali sotto esame sia per tutti in generali: il ruolo della Commissione non sarà improntato a una rigida politica di austerità, abbiamo introdotto qualche elemento di flessibilità".

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