Venerdì 17 Maggio 2024

Nigeria, almeno 150 morti in un nuovo attacco di Boko Haram

L'attacco è avvenuto il 13 agosto scorso, ma non si è saputo nulla fino ad oggi. I terroristi avevano tagliato tutte le linee di telecomunicazione

Abubakar Shekau , leader di Boko Haram (AFP)

Abubakar Shekau , leader di Boko Haram (AFP)

Roma, 20 agosto 2015 - Nuova ferocia di Boko Haram: almeno 150 persone sono state uccise o sono morte annegate in un fiume a nordest della Nigeria mentre tentavano di fuggire alle violenze degli estremisti islamici. L'attacco è avvenuto il 13 agosto scorso, ma per sette giorni non si è saputo nulla: i terroristi, infatti, hanno distrutto le antenne per la telecomunicazione attorno al villaggio, e la notizia è stata resa nota solo oggi grazie al racconto dei pochi superstiti. Gli integralisti islamici hanno assalito il villaggio di Kukuwa-Gari a bordo di moto e di un'auto, costringendo gli abitanti a fuggire. A quel punto hanno aperto il fuoco: molte persone sono cadute nel fiume nel tentativo di fuggire ai colpi e sono morti annegati. I testimoni hanno riferito che i corpi di diverse persone sono stati recuperati a diversi chilometri di distanza. L'assalto al remoto villaggio di Kukuwa-Gari è solo l'ultimo di una serie che ha trucidato centinaia di persone nelle ultime settimane, nonostante il dispiegamento di una vasta operazione militare della Task force multinazionale, che unisce diversi Paesi africani, per sconfiggere il gruppo jihadista che vuole imporre la sharia nel nord del Paese, senza risparmiare i civili, compresi donne e bambini. 

Negli ultimi mesi l'esercito nigeriano ha compiuto diverse offensive per distruggere i campi di Boko Haram, liberando centinaia di persone prese in ostaggio dagli estremisti: 178 solo due settimane fa, per la maggior parte donne e bambini. Un'altra settantina di persone sono state liberate l'11 agosto anche nel confinante Camerun, dove Boko Haram ha esteso il proprio raggio d'azione. Lo scorso novembre si sarebbe dovuta dispiegare una forza multinazionale di quasi novemila mila uomini provenienti da cinque Paesi, per dare una svolta a questa guerra che finora ha prodotto oltre ventimila morti in sei anni. Ma le operazioni sono iniziate con molto ritardo, soltanto il mese scorso, anche per via dei difficili rapporti tra governo nigeriano e i suoi vicini. L'ultima ondata di violenza ha fatto seguito all'elezione in maggio del nuovo presidente Muhammadu Buhari, musulmano del nord. Da allora i morti accertati sono circa mille. I Boko Haram, tra l'altro, sono sempre molti e ben armati, e non di rado rispondono ai raid dei governativi vendicandosi contro i loro stessi villaggi.