Jolie-Pitt, il sogno infranto

Roma, 21 settembre 2016 - "SATISFIED?". La Jolie questo sussurra tutta labbra a Pitt che la rovescia e sovrasta ballando il tango in Mr. e Mrs. Smith. Un abbraccio tentacolare, lui la disarma di pugnale, lei gli cadrà ai piedi per disarmarlo di pistola. Sconfitti l’uno dalla seduzione dell’altro. Pitt allora era sposato con la Aniston, ubi maior minor cessat. Jennifer incasserà con dolore. Angelina è tanto, tutto, troppo di più. Brad è rapito. Nascono figli d’amore e d’adozione, la loro è la famiglia perfetta, gli sguardi magnetici, i cervelli dal QI elevato, l’anima ispirata al Karma, i corpi al Mantra, la comunicazione ai tatoo, il denaro alla beneficenza, i discorsi di lei all’Onu, i viaggi alle scuole e acquedotti in Africa.

La presenza per strada alla lotte per i diritti Lgbt, la figlia di letto si fa chiamare John e veste come i fratelli. Sono anni che corriamo con loro da un aereoporto a un altro, andiamo a visitare castelli e tenute da acquistare considerate le esigenze di cotanta famiglia. I Brangelina sfilano su tappeti rossi, partecipano mano nella mano alle prime. Girano con il bicchierone Starbucks e infradito e figli e borse ricolme per le avenue di NY. Sono anni che di lei si monitorano il peso, la turgidità delle labbra, i suoi interventi precauzionali per asportare ogni ghiandola mammaria e risorgere con un seno spettacolare da paradiso perduto. Loro, ricevuti dal Pontefice, lei titolata dalla Regina Elisabetta, di casa dagli Obama. Non modaioli, non festaioli, ma impegnati, seriamente impegnati.    ED ORA fine della corsa. La candela meravigliosa di questa infinita cena romantica si è spenta. Il loro matrimonio in cui lei indossava un abito glitterato con i disegni dei figli, quegli occhi persi di dolcezza che a Hollywood quasi quasi non ci credevano, dopo due anni, è una foto da recuperare sul web. E noi crolliamo con loro. Non ci conforta sapere che lei non pretenderà alimenti da lui e che lui, mostro cattivo, sia dedito forse a Marion (Cotillard) e certamente all’alcol. Smontare le tende è duro. Questo è mio questo è tuo. I figli, ora forse troppi, in quale giorno e con quale tata? E le case? E gli amici? E ora anche gossip doppi da seguire. Che fatica, la realtà. Fosse stato un film... dopo saremmo andati tristi a mangiare una pizza.