Giovedì 2 Maggio 2024

Le radici recise

ANDREA CANGINI

LE PIANTE senza radici seccano poco per volta e poi improvvisamente cadono morte al suolo. Erano vive quando ancora sembravano levarsi al cielo? No, erano già morte. Piante morte, vive solo in apparenza come fiori profumati eppure recisi. È così che siamo noi “europei”. Noi occidentali, verrebbe da dire. Se non fosse che, bene o male, la società americana le proprie radici non le ha in effetti recise: semplicemente le annaffia poco, non riuscendo perciò a consentire che dal terreno della globalizzazione traggano per interno la linfa di cui la pianta nazionale avrebbe bisogno per crescere sana e forte. Noi europei siano di certo messi peggio. Siamo messi peggio perché l’Europa politica non è mai nata, e senza politica non c’è identità così come senza identità è difficile che possa esserci politica. Al posto dell’Europa politica è invece nata un’indistinta accozzaglia di stati sempre più deboli, le cui quote di sovranità perse non vanno per questo a rafforzare un governo comune e comunemente legittimato per il semplice fatto che un governo comune e legittimo non c’è. C’è solo una comune melassa. Un blob che ha già inglobato ben 28 paesi e che finirà per tirare dentro persino la musulmana Turchia. Evitare il riferimento in Costituzione alle “radici cristiane” dell’Europa è stato probabilmente un errore.

ANCHE a giudizio di un laico come chi scrive. In molti si sono illusi che l’eclissi della religione avrebbe fatto sorgere il regno della Dea Ragione, ma non è così che vanno le cose. Come annotò il grande storico delle religioni Mircea Eliade, l’alternativa alla religione non è la ragione ma «la superstizione». O la religione degli altri. Non deve dunque stupire che una quota crescente di europei si converta all’Islam. Non deve stupire la, per così dire, intraprendenza di quella quota di musulmani fanatici residenti in Europa e dediti al terrorismo. A torto o ragione, loro sanno chi sono: hanno un’identità, hanno dei moventi. E identità e moventi rappresentano quegli elementi profondi che danno senso alla vita. Vale per gli individui così come per i gruppi organizzazioni, nazionali o meno che siano. I musulmani hanno dunque un’identità spiccata e per giunta fanno molti più figli di noi. Perciò sono più forti. Forti di quella forza che nell’Ulster consentì ai cattolici irlandesi di prevalere sostanzialmente sui protestanti inglesi. Noi europei ci troviamo così nelle condizioni di una milizia mercenaria impegnata al fronte contro un esercito nazionale. E cinque secoli fa Niccolò Machiavelli chiarì che quando hanno di fonte eserciti radicati i mercenari di solito perdono.