Venerdì 3 Maggio 2024

Istat, edilizia a picco. In cinque anni perso mezzo milione di posti di lavoro

Nessun segnale di ripresa per il comparto. Dal 2009 al 2014 persi un quarto del totale dei posti di lavoro. Le cause: la crisi del mercato immobiliare e il ritardo nel pagamento dei debiti della pubblica amministrazione

Un cantiere edile in un'immagine d'archivio (Ansa)

Un cantiere edile in un'immagine d'archivio (Ansa)

Roma, 14 marzo 2015 - Edilizia a picco. In cinque anni, secondo i dati Istat, si sono persi 500mila posti di lavoro, pari a un quarto del totale. Il calo è progressivo e, a quanto pare, inarrestabile. Da almeno 18 trimestri consecutivi, dal 2009 al 2014. La contrazione registrata nel settore delle costruzioni non ha pari in altri settori economici. 

I NUMERI - Da 1,96 milioni di occupati nel quarto trimestre 2009 si è passati a fine 2014 a 1,45 milioni. Il settore ha vissuto il momento più drammatico nella prima parte del 2013, momento di estrema difficoltà per tutta l'economia italiana (il Pil viaggiava a -0,9%), ma da allora, al contrario dell'industria in senso stretto, dell'agricoltura e dei servizi, non ha mai mostrato alcun segnale di ripresa, seppure temporaneo. Nell'ultimo trimestre dell'anno scorso la contrazione è stata di ben il 7% rispetto allo stesso periodo del 2013. Le difficoltà del settore sono del resto dimostrate anche dai più recenti dati di Bankitalia. Le sofferenze bancarie registrate a gennaio ammontano per le costruzioni a 39,1 miliardi contro i 31 miliardi di gennaio 2014 e contro gli 'appena' 35 miliardi di tutta la manifattura. Un vero tracollo. 

LE CAUSE - A pesare è stata la caduta, implacabile negli anni della crisi, del mercato immobiliare, oltre al ritardo nel pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. Una luce in fondo al tunnel potrebbe arrivare proprio grazie alla spinta data dal governo al risanamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni, cui si dovrebbero accompagnare nei prossimi mesi gli interventi dello Sblocca-Italia per la cantierizzazione di opere rimaste troppo a lungo bloccate. Anche il mercato immobiliare ha cominciato a dare qualche segnale di risveglio, con compravendite in aumento tra ottobre e dicembre di circa il 4%, ma per smaltire l'invenduto di nuova costruzione servirà ancora tempo. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro