Lunedì 29 Aprile 2024

Kobane, munizioni finite: ragazza curda kamikaze contro l'Isis. Gb: i Sas a caccia di John il boia

Per la prima volta una ragazza curda ha deciso di farsi saltare in aria vicino a una postazione jihadista a Kobane, la città chiave assediata dallo Stato Islamico. Era madre di due figli e capo di una unità: finite le munizioni si è lanciata con l'esplosivo contro i nemici. Inghilterra, unità speciali già nel deserto a caccia del boia dall'accento britannico. Pakistan, i talebani si uniscono alla lotta dell'Isis, lo annunciano in un video

Combattenti curde (Ap/Lapresse)

Combattenti curde (Ap/Lapresse)

Beirut, 5 ottobre 2014  - Prima assoluta nella guerra della minoranza curda in Siria agli jihadisti sunniti dello Stato Islamico. Una ragazza kamikaze si è fatta saltare in aria accanto ad una postazione dei miliziani di Isis a est di Kobane, la città curda siriana al confine con la Turchia, uccidendo diversi jihadisti che da giorni cingono d'assedio l'enclave. 

Si chiamava Arin Mirkin ed era madre di due figli, la giovane kamikaze curda che si è fatta esplodere oggi tra i miliziani dell'Isis alle porte di Kobane. Secondo il sito Free Kurdistan, Arin era comandante di un'unità femminile di combattenti, aveva ucciso in battaglia 15 jihadisti ed era riuscita anche a distruggere un blindato. Si sarebbe fatta saltare in aria dopo aver finito le munizioni. 

Una soldatessa curda spiegava ai reporter qualche giorno fa: i miliziani dell'Isis più violenti contro le donne soldato perché se vengono uccisi da una donna non andranno in paradiso, secondo la religione islamica.

Ma intanto i jihadisti dell'Isis sono a un chilometro da Kobane, e i raid aerei non sono sufficienti a fermarli. Lo ha dichiarato un responsabile curdo siriano. I miliziani "sono in alcuni punti a un chilometro da Kobane e in altri a due o tre chilometri", ha detto Idris Nahsen, sottolineando che i raid aerei "non sono sufficienti a battere i terroristi sul terreno. Loro (la coalizione giuidata dagli Stati Uniti) ci devono aiutare con armi e munizioni".

Nuova ondata di raid aerei americani contro le forze dell'Isis. I bombardamenti - si legge in un comunicato del Centcom - hanno avuto come obiettivo alcune postazioni in Siria e in Iraq. 

SQUADRA SAS SUL CAMPO A CACCIA DI JOHN IL BOIA - Una squadra delle forze speciali britanniche Sas sarebbe sul terreno pronta ad intervenire per la cattura di 'John il jihadista', il boia dell'Isis dall'accento britannico che comparso nei video delle decapitazioni, cui Londra continua a dare la caccia. Lo riferisce il Sunday Times. Il domenicale spiega che, in un incontro con i vertici dei servizi di intelligence, il primo ministro britannico David Cameron ha dato indicazioni affinché si raccolgano tutte le informazioni necessarie per permettere alle Sas di intervenire. Stando al resoconto del giornale tuttavia, pur avendo i servizi fornito informazioni sulla cellula terroristica nelle cui mani resterebbero altri ostaggi, le indicazioni per localizzarle non sarebbero sufficienti per dare il via libera ad un intervento delle forze speciali, in quanto il gruppo sarebbe in continuo movimento nel deserto siriano.

JIHADISTI GB DEFEZIONANO, BLOCCATI IN TURCHIA - Fino a 100 jihadisti britannici avrebbero defezionato dall'Isis e, fuggiti da Iraq e Siria, resterebbero bloccati in Turchia nel timore che rientrando nel Regno Unito possano essere arrestati dalle autorità britanniche. Lo scrive il Sunday Times. Stando al domenicale, alcuni 'disertori' vorrebbero stabilirsi nei paesi d'origine delle proprie famiglie, come Pakistan e Bangladesh, o nel caso di quelli di origini arabe del del Nord Africa, in Tunisia, Algeria, Yemen e Libia.

IL FRONTE SI ALLARGA, TALEBANI CON L'ISIS - Le forze di sicurezza pakistane hanno stretto la cintura di sicurezza nel Paese all'indomani dell'annuncio dei talebani pakistani di unirsi alle forze dell'Isis. Un altro gruppo militante intanto, nato da una costola dei talebani pakistani e guidato da Omar Khorasani, ha offerto il suo aiuto ai miliziani in Siria e Iraq con un video di 10 minuti diffuso oggi. Il governo di Islamabad ha iniziato quindi a rafforzar ela sicurezza nella provincia al confine con l'Afghanistan Khyber Pakhtunkhwa inviando 2000 truppe. Ieri, nel giorno del "sacrificio" o Eid al-Adha, Shahidullah Shahid, il portavoce del gruppo terrorista aveva annunciato: "Nostri fratelli, siamo orgogliosi delle vostre vittorie. Siamo con voi nella felicita' e nella sofferenza". Poi rivolto "a tutti i musulmani nel mondo" li ha esortati "a porre da parte le rivalita'" ed unirsi alla lotta per la jihad globale e ha chiuso con: "Siamo con voi. Vi forniremo mujahideen (combattenti) ed ogni possibile sostegno". 

BIDEN SI SCUSA CON EDOGAN - Il vicepresidente americano, Joe Biden, si è scusato con Recep Tayyp Erdogan. "Gli Stati Uniti - ha detto Biden al telefono con il presidente turco - apprezzano l'impegno e il sacrificio di partner e alleati nella battaglia contro l'Isis". Erdogan aveva reagito con rabbia alle accuse del vicepresidente americano, secondo le quali la Turchia e altri Paesi avrebbero finanziato e armato le organizzazioni jihadiste. "Se il signor Biden usa questo linguaggio - aveva affermato Erdogan - questo per me lo rende un uomo del passato. Nessuno puo' accusare la Turchia di avere aiutato organizzazioni terroristiche in Siria, Isis compreso". All'Università di Harvard, Biden aveva detto che Turchia, sauditi ed Emirati, pur di abbattere il regime di Assad, hanno finanziato e armato chiunque combattesse contro il dittatore siriano.

SINAI, DECAPITATE 3 "SPIE MOSSAD" E UN INFORMATORE EGIZIANO - Il macabro copione 'Made in Isis' delle decapitazioni registrate e diffuse sulla rete ha contagiato anche i terroristi del Sinai. In un video diffuso su YouTube (ora rimosso) il gruppo islamista 'Ansar Beit al-Maqdis' (Partigiani di Gerusalemme), che si sono avvicinate alle posizioni degli jihadisti sunniti dello Stato Islamico, ha mostrato la decapitazione di tre persone che hanno accusato di essere informatori dell'intelligence israeliana. "Continua la messe di spie degli ebrei", dice un portavoce della formazione poco prima che uomini mascherati inizino a tagliare la testa dei tre uomini, che poi pongono sulla schiena dei cadaveri. Un quarto uomo, che confessa di essere invece un informatore dell'esercito egiziano è crivellato di proiettili. Il 28 agosto era stato diffuso un video simile in cui venivano decapitati 4 persone accusate di essere spie del governo egiziano. Nel video appare anche una clip di un intervento risalente a settembre del portavoce di Isis, Abu Mohamed al-Adnani. Ansar Beit al-Maqdis e' diventata la principale minaccia terroristica nella penisola del Sinai per il Cairo, anche se anche Israele la ritiene un grande pericolo.

SIRIA, SCONTRI TRA HEZBOLLAH E FRONTE NUSRA (AL QAEDA) - Hezbollah ha inviato i suoi uomini a combattere in Siria a fianco delle forze del presidente siriano Bashar Assad, guadagnandosi così l'inimicizia dei ribelli siriani, soprattutto sunniti. Assad è un membro della setta alawita, derivata dall'islam sciita. Gli scontri sono diventati sempre più frequenti lungo la frontiera del Libano da quando ad agosto scorso i militanti del Fronte Nusra e dell'Isil hanno preso per breve tempo il controllo della città di confine di Arsal, prima di ritirarsi con oltre 20 soldati libanesi presi in ostaggio. Scontri a fuoco sono esplosi oggi nell'est del Libano, lungo il confine con la Siria, tra il Fronte Nusra (che è la branca siriana di al-Qaeda) e i combattenti del gruppo libanese sciita Hezbollah. Lo riferiscono fonti ufficiali locali. Il Fronte Nusra ha attaccato postazioni di Hezbollah sulle montagne che separano il Libano e la Siria; a quel punto il gruppo sciita ha inviato rinforzi, comprese jeep con armi automatiche sulle colline fuori dai villaggi di Brital e Nahle. Stando alle fonti, ci sono state vittime sia fra i combattenti di Hezbollah che tra quelli del Fronte Nusra, e alcuni ospedali avrebbero chiamato i cittadini per chiedere donazioni di sangue. L'agenzia di stampa di Stato libanese, inoltre, riferisce di un attacco militante a un posto di blocco di Hezbollah fuori da Brital. 

FALLUJA, ARRIVANO GLI APACHE USA - Per la prima volta da quando a luglio gli Usa li hanno schierati in Iraq, sono stati impiegati in azione gli elicotteri d'attacco Apache per colpire gli jiahdisti sunniti dello Stato Islamico (isis). I primi 4 raid sono avvenuti nella zona di Falluja. Lo riferisce la rete Abc sottolineando che il loro impiego, a bassa quota e a sostegno diretto delle truppe al suolo, si può rivelare anche più efficace dei bombardamenti dei caccia-bombardieri da alta quota. Ma, allo stesso tempo, espongono gli stessi elicotteri al rischio maggiore di essere abbattuti. Nel 2003, all'inizio dell'invasione dell'Iraq, si vide come nonostante siano estremamente sofisticati e potenti, il fuoco incrociato e simultaneo di più razzi (anche normali Rpg anti-carro), si fosse rivelato letale per gli Apache. Il Comando centrale Usa (Centcom) che coordina le operazioni in Iraq e Siria da Tampa in Florida, ha riferito che sono stati colpite "due postazioni di mortai di Isis, oltre ad una grande unita' di jihadisti e due più piccole".