Giovedì 16 Maggio 2024

E' morto Franco Interlenghi, indimenticabile protagonista di 'Sciuscià'

Franco Interlenghi a 83 anni nella sua casa di Ponte Milvio, a Roma. Grande protagonista di 'Sciuscià' e del Neorealismo in generale, lavorò anche con Fellini e Visconti

Franco  Interlenghi, Rinaldo Smordoni e Maria Campi nel film Sciuscià (Ansa)

Franco Interlenghi, Rinaldo Smordoni e Maria Campi nel film Sciuscià (Ansa)

Roma, 10 settembre 2015 - È morto Franco Interlenghi. Lo straordinario protagonista quindicenne di 'Sciuscià' di Vittorio De Sica si è spento questa mattina alle 11.30 nella sua casa di Ponte Milvio, a Roma, all'età di 83 anni. Ne ha dato notizia sua figlia Antonellina. L'attore nato a Roma nel 1931 fu grande interprete della stagione del Neorealismo. Fu diretto da Antonioni e Fellini al cinema, e a teatro da Luchino Visconti. Nel 1955 aveva sposato l'attrice Antonella Lualdi. Dal loro matrimonio sono nate due figlie: Stella ed Antonellina Interlenghi, entrambe attrici.

E' morto Franco Interlenghi (Ansa)Il cordoglio del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini: "La scomparsa di Franco Interlenghi priva il cinema italiano di un grande interprete che ha attraversato in oltre sessant'anni di carriera le più importanti stagioni della nostra cinematografia".

Dopo l'esordio al cinema con 'Sciuscià', Interlenghi recita in molti film di successo: da 'I vinti' di Antonioni nel 1953, 'I vitelloni' di Fellini sempre del 1953 dove gli venne affidato il ruolo di Moraldo, un giovane la cui storia riflette in parte quella dello stesso regista e nello stesso anno accanto a Gina Lollobrigida in 'La provinciale' di Soldati, presentato al Festival di Cannes. Molto attivo anche nel teatro dove entrò nella compagnia di Rina Morelli e Paolo Stoppa per poi essere diretto in "Morte di un commesso viaggiatore" da Luchino Visconti.

Interlenghi ha recitato in molti film, anche dopo il periodo neorealista, ma non ha interpretare ruoli di primo piano: con Giuseppe Tornatore ne 'Il camorrista', Michele Placido in 'Pummarò', 'Le amiche del cuore' e 'Romanzo Criminale'. Molti consensi ha ricevuto anche da autori stranieri come Joseph L. Mankiewicz in 'La contessa scalza' del 1954, con Ava Gardner, Humphrey Bogart e Rossano Brazzi, Charles Vidor in 'Addio alle armi', del 1957, con Rock Hudson e Claude Autant-Lara 'La ragazza del peccato', con Brigitte Bardot e Jean Gabin del 1958.

Dagli anni Settanta si dedica soprattutto a teatro e tv: dal western 'Amore piombo e furore', Miranda di Tinto Brass e 'Don Matteo 4'. Ultima apparizione risale al 2010, nel film 'La bella società' di Gian Paolo Cugno.