Sabato 4 Maggio 2024

Clima, Trump apre all'accordo di Parigi

Per la prima volta il tycoon ammette il problema del riscaldamento globale. Sulla Clinton promette di non perseguirla legalmente. Poi difende Bannon: "Non è razzista"

Trump saluta una guardia all'ingresso della sede del New York Times (Ansa)

Trump saluta una guardia all'ingresso della sede del New York Times (Ansa)

New York, 22 novembre 2016 - Dopo aver fatto 'sparire' dal piano dei 100 giorni il muro al confine con il Messico, messaggio chiave della sua campagna elettorale anti-immigrati, il tycoon e presidente eletto Donald Trump ammorbidisce anche la sua posizione sui cambiamenti climatici

E in un'intervista al New York Times si esibisce in una brusca frenata all'annunciato stop alle misure per la lotta ai cambiamenti climatici e alla possibile 'uscita' degli Stati Uniti dall'accordo di Parigi. "Penso che i cambiamenti climatici siano legati in qualche modo all'attività degli uomini, c'è una correlazione - ammette Trump al Nyt - Bisogna vedere quanto questo costerà alle nostre imprese". Più volte nel corso della sua campagna elettorale Trump ha negato il riscaldamento globale, sostenendo che fosse una teoria inventata dai cinesi. Il miliardario ha anche detto di voler rilanciare l'industria dei combustibili fossili, in modo da creare migliaia di nuovi posti di lavoro negli Stati Uniti.

Inoltre Trump conferma anche al quotidiano Newyorkese che "non è interessato a perseguire legalmente" la sua ex rivale democratica Hillary Clinton. Non esclude comunque di procedere in futuro ma assicurando: "Non voglio fare male ai Clinton. E' una cosa che non mi interessa troppo". La minaccia di procedere contro la ex rivale sconfitta a sorpresa l'8 novembre era uno dei mantra della sua campagna elettorale. Quanto alle accuse di razzismo, il tycoon ha difeso la nomina di Steve Bannon, esponente della destra nazionalista estrema, a suo consigliere alla Casa Bianca: "Se pensassi che fosse un razzista o della alt-right o di come possiamo chiamarlo (il movimento di nazionalisti bianchi, ndr) non avrei neppure pensato ad assumerlo".

L'intervista a casa del giornale 'nemico' - aveva fatto endorsement per Hillary Clinton - è andata in onda live su Twitter: l'incontro è avvenuto dopo una serie di smentite e di dietrofront da parte del presidente eletto, che non ha mai nascosto il suo dissenso per il modo in cui, a suo dire, il giornale newyorkese ha coperto la sua campagna presidenziale. Ieri il miliardario ha avuto un incontro a porte chiuse con i principali network americani. Secondo alcune fonti, ha più volte attaccato i media presenti, sostenendo che sin dall'inizio hanno detto cose false su di lui.