Lunedì 29 Aprile 2024

Russiagate, pronti i primi mandati di arresto

Secondo la Cnn Mueller, procuratore speciale che indaga sulle interferenze di Mosca nelle presidenziali Usa, lunedì potrebbe fare i primi arresti. Clamoroso: il dossier anti Trump commissionato da magazine di destra

Il procuratore speciale Robert Mueller (Afp)

Il procuratore speciale Robert Mueller (Afp)

New York, 28 ottobre 2017 - Il procuratore speciale Robert Mueller già lunedì potrebbe far scattare i primi arresti nell'ambito delle indagini sul Russiagate, l'indagine sulle interferenze di Mosca nelle presidenziali Usa.

Secondo la Cnn tutto sarebbe pronto per l'intervento di un giudice federale di Washington, anche se il quotidiano non svela le persone coinvolte e le accuse. Il vice ministro di Giustizia, Rod Rosenstein, che supervisiona l'inchiesta, dopo che il ministro Jeff Sessions si è astenuto, è stato informato dei capi di accusa prima della loro presentazione al gran giurì.

Tra gli indagati potrebbero esserci Paul Manafort, ex responsabile della campagna presidenziale di Donald Trump, e Michale Flynn, ex consigliere per la sicurezza della Casa Bianca. Entrambi più volte sentiti per presunti legami sospetti con Mosca. 

Il Russiagate è guidato da Mueller dallo scorso maggio, quando il presidente Donald Trump mandò via James Comey, l'allora capo dell'Fbi.

LA DESTRA VOLLE DOSSIER ANTI TRUMP - Il New York Times invece rivela un particolare clamoroso emerso dal Russiagate: a commissionare per primo il dossier anti-Trump, in cui si accusa The Donald, allora candidato presidenziale, di legami con il Cremlino, non sono stati ambienti democratici o della campagna di Hillary Clinton, come si potrebbe pensare, ma il Washington Free Beacon, magazine conservatore del miliardario Paul Singer, noto investitore di Wall Street e tra i principali finanziatori del partito repubblicano.