Venerdì 17 Maggio 2024

Eruzione Etna, fontane di lava. Allerta della Protezione civile

Nube di cenere alta 3,5 chilometri. Forte aumento del tremore

Eruzione dell'Etna, allerta della Protezione civile (da Youtube)

Eruzione dell'Etna, allerta della Protezione civile (da Youtube)

Roma, 18 maggio 2016 - Intensa eurzione dell'Etna. L'Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ha registrato alle 13 di oggi l'inizio di una forte attività eruttiva alla voragine che in pochi minuti ha preso il carattere di fontana di lava pulsante. Si è registrato un repentino aumento dell'ampiezza del tremore vulcanico, la cui sorgente si è spostata dal cratere di nord-est verso la voragine, da cui si è alzato un pennacchio di cenere piegato dal vento verso est-sudest, che ha raggiunto un'altezza di 3.000-3.500 metri sopra la cima del vulcano. Nel pomeriggio è iniziato poi un trabocco di lava dall'orlo occidentale della depressione craterica Voragine-Bocca Nuova, alimentando un modesto flusso lavico diretto verso ovest e limitato all'area sommitale.

Già da ieri sera era in corso un'intensa attività stromboliana al cratere di nord-est, con lancio di bombe incandescenti oltre l'orlo craterico e ricadute di materiale piroclastico sui fianchi del cono. Stamattina l'attività era stata accompagnata anche da emissioni di cenere vulcanica con un pennacchio diretto verso est-sudest, che si era disperso nell'atmosfera.

L'attività eruttiva viene seguita costantemente attraverso i sistemi di sorveglianza visiva, termica, sismica e delle deformazioni del suolo. Il Dipartimento della Protezione Civile ha innalzato il livello d'allerta: i parametri registrati nelle ultime 36 ore e le comunicazioni ricevute da Ingv, Osservatorio etneo e università di Firenze hanno infatti spinto il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio a disporre l'allerta gialla, un livello che indica uno "stato di potenziale disequilibrio" del vulcano. L'allerta gialla prevede un'intensificazione delle attività di vigilanza e monitoraggio da parte dei centri di competenza scientifica, un'attività mirata dei potenziali scenari di impatto locale e l'allertamento del territorio e dei sindaci dei comuni interessati per l'adozione di eventuali misure operative per far fronte ai fenomeni che si dovessero verificare.