Lunedì 29 Aprile 2024

Isis, appello ai suoi sulla rivista Dabiq: "Rompere la croce"

L'articolo, in inglese, invita i 'soldati nascosti' ad attaccare i 'crociati' e i cristiani a leggere "perché i musulmani li odiano"

La copertina di Dabiq

La copertina di Dabiq

Roma, 31 luglio 2016 - Un militante Isis con la bandiera del Califfato abbatte una croce sul tetto di una chiesa. E sotto la scritta-appello "Rompiamo la croce". E' l'agghiacciante copertina di Dabiq, la rivista ideologica dello Stato islamico, che ha deciso di lanciare la sua anti-crociata proprio nel giorno in cui cristiani e musulmani pregano insieme contro il terrore, a Rouen ma anche in molte chiese italiane.

All'interno della rivista - scritta in inglese - l'articolo invita i 'soldati nascosti' ad attaccare i 'crociati'. E praticamente tutto il numero è dedicato a spiegare perché si deve fare la guerra ai cristiani. In un passaggio si arriva a invitare i cristiani a leggere Dabiq: "Tra questa pubblicazione di Dabiq e il prossimo massacro che verrà eseguito contro di loro dai soldati nascosti del califfato - ai quali viene ordinato di attaccare senza ritardi - i crociati possono leggere perché i musulmani li odiano e li combattono".

Sulla rivista dell'Isis Daqib l'appello ai lupi solitari: rompete la croce
Sulla rivista dell'Isis Daqib l'appello ai lupi solitari: rompete la croce

Inoltre  vengono raccontate le storie di combattenti originari di America, Canada, Finlandia e Trinidad che si sono convertiti e viene lanciato un appello ai cosiddetti 'lupi solitari' a colpire.

Nello stesso numero della rivista compare anche la condanna come apostata del soldato musulmano americano morto in Iraq nel 2004. Il giornale pubblica la foto della sua tomba al cimitero di Arlington. Il caso del soldato fa discutere in america per la polemica tra i genitori del giovane ufficiale e Donald Trump.